Spal-Cagliari, L'analisi

Spal-Cagliari, L'analisiTUTTOmercatoWEB.com
domenica 28 agosto 2022, 22:45Approfondimenti
di Luca Di Leonardo

Prima sconfitta stagionale per il Cagliari che perde di misura contro la Spal.

La squadra di Liverani si presenta con un 4321: Radunovic in porta, Di Pardo sulla destra, centrali Goldaniga e Altare con Obert sulla fascia sinistra . Centrocampo con Deiola in mediana e Makoumbou e Nandez come mezzali e doppio trequartista (Mancosu e Rog) a supporto dell'unica punta Lapadula.

Il Cagliari ha un buon approccio con un possesso palla ed un pressing alto e sono due le nitide occasioni ad inizio gara: al 9' Lapadula effettua un debole pallonetto che non sorprende Alfonso in uscita,  e al 23' Mancosu sbaglia mettendo a lato da ottima posizione in area di rigore.
L'occasione migliore è però della Spal al 18' che con La Mantia mette clamorosamente a lato da ottima posizione dopo aver anticipato Altare su passaggio filtrante di Dickmann. L'azione ricorda il gol subito dal Cagliari in occasione del vantaggio del Cittadella la settimana scorsa con lo stesso Altare che anche in quella occasione si fece "infilare" dalla punta avversaria (Asencio).
Al 30' cambia la partita: Di Pardo, forse ingenuamente, fa un fallo a gamba tesa su Zanellato che frana a terra come se avesse ricevuto un calcio al volto. Maggioni, arbitro della gara, senza alcun tentennamento estrae il cartellino rosso e Cagliari in 10.

Il Cagliari deve necessariamente cambiare e si schiera con un 441 con Nandez che si abbassa come terzino destro che sostituisce Di Pardo. Centrocampo a quattro con Mancosu e Deiola come play,  Rog a destra e Makoumbou a sinistra e Lapadula unico terminale offensivo.

Dopo il danno, al 36' arriva la beffa: la Spal passa in vantaggio appena 6 minuti dopo l'espulsione di Di Pardo. La Mantia, lasciato colpevolmente in solitario, colpisce di testa in tuffo su perfetto cross di Zanellato sul secondo palo. Evidente il posizionamento errato della difesa cagliaritana in occasione della rete spallina. Al 45' La Spal rischia anche il raddoppio con Moncini che riesce a dribblare Goldaniga ma calcia tra le braccia di Radunovic.

Primo tempo dominato nel possesso palla, probabilmente il miglior primo tempo nella partite fin qui disputate, ma ancora una volta Il Cagliari chiude il primo tempo in svantaggio.

Nel secondo tempo Liverani cambia modulo: Nandez rimane a destra, Deiola unico play e Mancosu, Makoumbou e Rog a supporto di Lapadula. Il Cagliari cerca di trovare la rete del pareggio ma la Spal si difende bene, con i difensori spallini sempre pronti a chiudere gli spazi ed il Cagliari incapace di rendersi pericoloso.
Al 56' Il Cagliari ha l' occasione per pareggiare. Maggioni, richiamato dal Var, fischia il rigore per un tocco di gomito di Arena su un cross di Deiola. Si presenta sul dischetto Lapadula che però colpisce male la palla e Alfonso può respingere. Giornata da dimenticare per l'attaccante rossoblù.

Il rigore mancato pesa come un macigno e la Spal segnerebbe anche il raddoppio con Moncini (ennesima disattenzione difensiva) ma viene annullata per un millimetrico fuorigioco.
Al 71' altra decisione discutibile del direttore di gara che non concede il vantaggio al Cagliari con Rog che si sarebbe trovato a tu per tu con Alfonso ma Maggioni fischia il precedente fallo su Lapadula bloccando di fatto l'azione offensiva del Cagliari con la prima ammonizione per Peda.
Al 78' arrivano finalmente i primi cambi di Liverani con gli ingressi di Carboni e Luvumbo per dare freschezza alla manovra. L'attaccante angolano al primo pallone costringe Peda al fallo e conseguente secondo cartellino giallo ed espulsione. Anche la Spal rimane in dieci uomini.

I successivi ingressi di Millico, Pavoletti e Pereiro non cambiano il risultato ed anzi creano confusione nella costruzione del gioco con conseguente assenza di occasioni da rete nel finale.

Una sconfitta che brucia, con una maggiore attenzione difensiva e più cattiveria sottoporta probabilmente il Cagliari non l'avrebbe persa. Liverani dovrà lavorare sull'aspetto difensivo troppe volte superato dalle verticalizzazioni della squadra avversaria, fatto che si è verificato in tutte le partite fino ad ora disputate. I cambi stavolta, arrivati tardivamente, non sono serviti a raddrizzare un risultato che nelle precedenti partite erano stati determinanti.