QUI PARMA - Troilo si presenta: "Un piacere immenso far parte di questo grandissimo Club"

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Ieri alle 17:30Avversari
di Martina Musu

Le dichiarazioni del difensore Mariano Troilo nuovo calciatore del Parma (prossimo avversario del Cagliari), rilasciate durante la conferenza di presentazione nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio alla presenza del Director of Football Alessandro Pettinà.

A PARMA PER FARE IL MIO PERCORSO

“Buongiorno a tutti, grazie di essere qui per me. Mi fa un piacere immenso far parte di questo grandissimo Club. Sono felice di essere qui, in questo Club. Tutto il gruppo, la dirigenza e lo staff mi hanno accolto bene, sono molto felice di essere qui. Abbiamo tutti gli occhi puntati sui nostri obiettivi, che sono essenzialmente di fare bene quest'anno. Ho scelto Parma per la storia, per i calciatori, per l’istituzione che è il Parma e per tutti gli argentini che sono passati di qui e che ancora ci militano. Questo sicuramente ha avuto un peso per me e mi identifico molto. So che sostituirò un calciatore di livello (Leoni, nda), però non mi sento di fare paragoni perché io voglio fare il mio percorso e migliorare giorno dopo giorno”.

CUESTA MI PIACE, HA PORTATO OTTIME IDEE

“Cuesta è un allenatore giovane, ci fa bene perché fa tutto per farci crescere. Fa tutto il necessario per noi e soprattutto è bravo a unire calciatori e staff, facendo gruppo. Quindi per me è una persona positiva, è un allenatore top e ha portato idee buonissime. Oggi in amichevole ha cercato di rincuorarmi, perché come si immaginava, essendo la mia prima gara, potevo essere un po’ nervoso, tutto sommato però ero abbastanza tranquillo. Mi ha chiesto molte volte di uscire e giocare la palla e ho capito che il possesso palla sarà una qualità che ci caratterizzerà per tutto l’anno. Con i compagni nella gara contro l’Entella mi sono trovato bene. È vero che sono da poco quindi sto ancora cercando di ambientarmi sotto certi aspetti, però devo dire che questa partita ha messo in luce molte qualità positive e che la nostra condizione è ottimale”.

MI PIACE GUIDARE LA DIFESA

“Anche al Belgrano, lo scorso anno, il nostro allenatore giocava con la difesa a tre con il 3-5-2, che spesso si usa anche qui. Devo dire che mi sento bene, la posizione centrale mi piace perché posso mettere in luce le mie qualità: il possesso palla. Quindi, mi sto trovando molto bene. Tra virgolette, guidare la difesa è la posizione in cui gioco ed è una posizione di vantaggio perché posso guidare il gioco con gli occhi, quindi, posso guidare tutti i calciatori. Per me è molto importante farmi sentire anche con la voce. Dunque, sì, anche emotivamente mi piacerebbe avere questo ruolo da leader della difesa”.

L’IDOLO È MIO PAPÀ SEBASTIÁN

“Il calciatore al quale mi ispiro è Guti Romero, anche lui ha giocato dove giocavo io (Belgrano, nda). Mi ispiro veramente tanto a lui. Ma la figura che sempre mi ha ispirato e guidato è mio papà Sebastián, anche lui ha giocato tanto nel mio ruolo ed è sempre stato una grande guida quando si è trattato di correggere e darmi consigli per migliorare. Quindi l’idolo per eccellenza è mio papà”.

AMMIRO TUTTI I MIEI COMPAGNI

“È vero in squadra ci sono tanti argentini ed è vero che abbiamo la caratteristica di essere molto fisici nelle nostre azioni, ma sarebbe difficile elencare tutte le qualità che vorrei rubare ai miei compagni perché sono dei calciatori top e non è un caso che siano qui, sono veramente tante le qualità che ammiro nei miei compagni che non saprei neanche da dove iniziare. El Nano, il mio soprannome? Ho scoperto che qui ‘nano’ vuol dire basso di statura, in realtà nel mio caso Nano deriva dal mio nome, Mariano, da Mariano, diminutivo Nano. Ho scoperto una cosa curiosa (che nano vuol dire basso di statura, nda), non c’entra nulla con il contrasto”.

PARMA E NAZIONALE, UN PERCORSO PARALLELO

“La sensazione di condividere lo spogliatoio con Leo Messi e gli altri in Nazionale è stata un’emozione indescrivibile: passare dal vedere questi calciatori prima in televisione poi dal vivo è un sentimento che ancora oggi non riesco a descrivere. Spero che Parma sia la scelta giusta per proseguire questo percorso parallelo perché il mio sogno è rimanere anche in Nazionale”.

ARGENTINA E ITALIA, DIVERSE E UGUALI

“Sicuramente ci sono delle differenze tra il calcio italiano e argentino. Per me è molto bello vedere come si gioca anche qui in Italia, perché comunque è una delle cinque realtà migliori al mondo. Diciamo che le differenze che finora ho riscontrato possono essere collegate al ritmo. Ovvero, in Argentina c’è un calcio molto fisico, molto caldo e molto veloce. Comunque, ho trovato anche dei parallelismi tra Italia e Argentina: anche qua in Italia ho visto che la velocità si traduce nelle decisioni, cioè le decisioni che vengono prese sono molto veloci”.