Pusceddu: "Cagliari, ottima partenza. Esposito più forte di Piccoli. Belotti l'acquisto più importante"

Vittorio Pusceddu è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per parlare del Cagliari. Di seguito le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari:
Ti aspettavi questa partenza di Pisacane?
"Sì, ma devo dire la verità: un po' sta stupendo anche noi tifosi. Abbiamo 7 punti, un’ottima partenza. Abbiamo perso col Napoli al 95’, ma va detto che il Napoli aveva in campo una squadra fortissima, anche se non ha rischiato molto. Caprile ha fatto 2-3 interventi importanti e il pareggio poteva starci. È vero che mancano ancora 34 partite e ora arriva il difficile, però abbiamo già vinto due scontri diretti con squadre come il Parma e il Lecce, che possono lottare per la salvezza. Partire bene era fondamentale, considerando allenatore novizio e cessioni importanti come Piccoli e Zortea. Una falsa partenza avrebbe potuto scaldare la piazza, che a Cagliari è molto calda, nel bene e nel male".
Le cessioni hanno pesato o sono state rimpiazzate bene?
"Secondo me sono state rimpiazzate da giocatori altrettanto validi. Penso a Belotti in attacco, a Esposito che reputo qualitativamente più forte di Piccoli, anche se fisicamente meno potente. Esposito si è già messo in mostra con assist importanti, anche se non ha ancora segnato. I nuovi non faranno rimpiangere chi è partito. Un plauso va a Pisacane, che ruota tutti i giocatori e fa sentire tutti coinvolti: questo è fondamentale".
Cosa pensa dei due terzini della nazionale Under 21, Palestra e Idrissi?
"Stanno facendo bene. Palestra ha dimostrato il suo valore, Idrissi lo stesso. Sono giovani, devono crescere, ma quando sono stati chiamati in causa hanno risposto. Ci auguriamo che continuino così".
Secondo lei qual è stato l'acquisto più importante?
"Belotti. È un giocatore che ho sempre apprezzato: corre, lotta, dà stimoli ai giovani. È un esempio, e infatti ha già segnato due gol. È vero che veniva da tre stagioni difficili, con poco spazio tra Como e Benfica, ma a 31 anni è ancora in piena maturità calcistica. A Cagliari sembra aver trovato la sua dimensione e si sta rilanciando. Può dare ancora tanto al calcio italiano".
L'Europa può essere un sogno?
"È difficile perché la concorrenza è forte, ma stiamo facendo bene. Perché non sognare qualcosa di più della semplice salvezza? L'importante è non soffrire fino alla fine come negli anni scorsi. Se ci sarà la possibilità di lottare per obiettivi più importanti, i ragazzi non si tireranno indietro".
Come vede l’Hellas Verona quest’anno?
"L’Hellas è come la Fiorentina: ogni anno rifonda da capo, con nuovo allenatore e tanti cambi. Pensavo che la Fiorentina partisse meglio, ma già avevo detto che avrebbe avuto difficoltà. Mandragora è un ottimo giocatore, e infatti ha già segnato. La Fiorentina fatica a consolidarsi in alto. L’Hellas invece ha qualche buon giocatore, ma mancano 34 partite e dovrà lottare per salvarsi, come il Cagliari. Orban è un attaccante interessante, ma il fallo su Gatti era da espulsione: non capisco perché il VAR non sia intervenuto".