Agostini ha plasmato un Cagliari operaio. Il futuro fa meno paura, anche se la strada è in salita

Agostini ha plasmato un Cagliari operaio. Il futuro fa meno paura, anche se la strada è in salita
giovedì 12 maggio 2022, 15:34Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Di Sergio Demuru

Un pareggio colto in flagranza di reato. Mentre si stava consumando una retrocessione annunciata. Cagliari appesa a un filo, anche dopo il punto di Salerno. Se si vuol essere realisti e considerare le ultime due fatiche di stagione, tutto propende per la formazione di Nicola, la quale dovrà andare ad Empoli e chiudere all’Arechi con l’Udinese. Leggi due squadre oramai senza stimoli, che si trascinano stancamente per terminare in qualche modo la stagione.

Diverso il discorso per il Cagliari, che aspetta l’Inter alla “Unipol Domus” e quindi andrà ad affrontare nell’ultimo turno l’oramai retrocesso Venezia in Laguna. Agostini se non altro ha portato una ventata di entusiasmo e, pur non variando il modulo, ha comunque conferito ai suoi una maggiore autostima che, travasata sul campo, ha prodotto una prestazione di rilievo nella bolgia salernitana. Bandendo tutte le negatività che si erano sovrapposte.

Nonostante ciò il Cagliari ha continuato ad evidenziare quelle carenze strutturali proprie della precedente gestione quando le sconfitte si sono inanellate una sull’altra. Stavolta però coperte in qualche modo da una componente agonistica che raramente era stata espressa in stagione. Qualche distrazione difensiva c’è stata, ma se si deve essere onesti la Salernitana ha mostrato di essere formazione dal modesto livello tecnico, non ha saputo affondare i colpi e soprattutto gli equilibri erano approssimativi. E non è un caso che che i campani si ritrovino ai margini della zona rossa, nonostante il tecnico Nicola sia riuscito a darle una parvenza di formazione della massima serie.

Al netto di ciò il Cagliari ha fatto quadrato attorno al suo nuovo tecnico. Agostini ha plasmato una squadra operaia, votata al sacrificio ed il pareggio di Altare proprio sul filo della conclusione ha premiato la tenacia e la voglia di non soccombere. Il futuro fa meno paura, ma la strada è in salita. L’Inter, fresca vincitrice nella seconda competizione nazionale, ha una rosa robusta e capace di ammortizzare le fatiche della Coppa Italia contro la Juventus. Però domenica troverà comunque un Cagliari concentrato ed alla ricerca di un risultato positivo. Purtroppo i rossoblù non sono più arbitri del proprio destino, ma devono fare i conti con i risultati delle concorrenti dirette, Salernitana in testa. Ed è questa la componente più negativa.