Cagliari intrappolato in un girone infernale. Mazzarri ha tanti alibi, ma questo Cagliari è ingiustificabile. La mossa discutibile di Giulini e gli scenari futuri. Destino già scritto per due rossoblù

Cagliari intrappolato in un girone infernale. Mazzarri ha tanti alibi, ma questo Cagliari è ingiustificabile. La mossa discutibile di Giulini e gli scenari futuri. Destino già scritto per due rossoblù
giovedì 11 novembre 2021, 01:00Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Le negatività sono difficili da estirpare e soprattutto da gestire. Cagliari che è precipitato in una sorta di “girone infernale” dal quale non riesce a venir fuori. Eppure, facendo un bilancio delle ultime gare, avrebbe meritato qualcosa in più dello zero assoluto che ha raccolto. Il riferimento ai confronti casalinghi con Roma e la stessa Atalanta, le ultime che hanno violato la “Unipol Domus”, non è puramente casuale. L’amaro in bocca resta, con un ultimo posto che grida vendetta e che non calza per nulla con quelli che erano gli intendimenti della proprietà.

Ora la sosta e per l’ennesima volta Mazzarri non potrà lavorare con quelli che sono i punti fermi della squadra. Compresi i giovani Bellanova e Carboni, anch’essi individuati fra le migliori nuove leve italiane e che hanno risposto alla chiamata del ct dell’Under 21. Non ha tutti i torti il mister rossoblù quando continua ad anteporre ad ogni discorso il fatto di non esser praticamente mai riuscito ad effettuare una sezione di allenamento con la rosa al completo. Tra infortuni ed altri impedimenti che lo hanno destabilizzato. Attenzione, ciò non giustifica però questo torneo di così basso cabotaggio che sta disputando il Cagliari. Una formazione costruita con troppa faciloneria. Senza un’identità ben definita. Con alcuni attratti da subito da sirene di trasferimenti a gennaio che hanno inciso sul rendimento personale e di conseguenza complessivo.

Gli scenari che si delineano sono indefiniti. Il presidente Giulini si è espresso chiaramente soffermandosi sul fatto che da qua alla riapertura delle liste per eventuali cessioni sarà mister Mazzarri a dover decidere chi si meriterà di restare a Cagliari. Lo ha confermato lo stesso tecnico alla fine del confronto con l’Atalanta pressato dalle domande dei media in sala stampa. E questa del patron della società è stata una mossa discutibile se è vero, come è vero, che per alcuni la cessione potrebbe essere un premio per fuggire in altri contesti.

Già Nandez e Farias hanno fatto capire a chiare lettere quali sono le loro reali intenzioni. L’uruguaiano si accaserà all’Inter che già lo seguiva in estate. La società nerazzurra pagherà la clausola rescissoria versando nelle casse del Cagliari i 36 milioni di euro pattuiti, con una dilazione di cinque anni. Mentre Farias, utilizzato sinora col contagocce (solo 62’ in campo in 12 partite), vive male il rapporto da separato in casa e quando mette piede sul terreno di gioco non incide minimamente.

Se si osserva la classifica, nonostante l’ultimo posto, non è condizione irreversibile anche e soprattutto in considerazione del fatto che sono trascorse appena 12 giornate dall’inizio del torneo. E la storia insegna che basta un “filotto” per rimettersi in carreggiata. Restano i buchi neri di certe prestazioni incolore che hanno fatto precipitare le azioni. La società è comunque vigile. A gennaio sono previsti movimenti in entrata ed uscita. Stando però sempre in guardia nel non peggiorare la situazione.