CAGLIARI, QUALCOSA SI E' ROTTO

CAGLIARI, QUALCOSA SI E' ROTTO
venerdì 7 ottobre 2022, 00:45Il punto
di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Idee annebbiate e scarsa coesione di squadra. Queste le risultanze dopo la sosta in un confronto che è costato la terza sconfitta in sette partite. Davvero troppe per una formazione con forti ambizioni come il Cagliari. Certamente qualcosa si è rotto, non tanto all’interno dello spogliatoio, quanto la comunicazione fra le parti.

Liverani non riesce a far metabolizzare ai suoi il progetto tecnico-tattico che intenderebbe approfondire e le sue idee, per nulla malsane considerato che conosce la categoria. Una situazione ai limiti del paradosso, se rapportata alla valenza strutturale del complesso messo a disposizione dalla società. La difesa, ma si sapeva che non era certo il reparto sul quale fare affidamento, ha mostrato evidenti sintomi di smarrimento, commettendo contro il Venezia errori puerili che hanno contribuito alla capitolazione. L’equilibrio nella zona nevralgica è andato a carte quarant’otto non appena gli avversari hanno spinto sull’acceleratore e di conseguenza i tre d’attacco sono rimasti senza rifornimenti utili per rendersi pericolosi.

Dopo la settimana di sosta era lecito aspettarsi qualcosa di più, considerato tra l’altro che il Cagliari arrivava dalla sconfitta con il Bari sempre alla “Unipol Domus”. Nessun preconcetto verso il tecnico, ma sette turni di campionato non hanno soddisfatto quelle che erano le aspettative, peraltro legittime, di un complesso di livello, ma ancora da assemblare dal punto di vista della coesione. Si sono viste contro il Venezia alcune varianti tattiche sulla carta interessanti, come quella di attaccare stavolta con una linea a tre, laddove Mancosu operava al centro, mentre Pavoletti partiva in fascia sinistra. Sulla destra l’oggetto misterioso Gaston Pereiro, il quale continua con prestazioni sotto traccia, soprattutto quando viene utilizzato da titolare.

Ultimamente Liverani aveva abbozzato un albero di Natale con due trequartisti a supporto dell’unica punta. La rinuncia a Lapadula fra i primi undici ci può stare: l’attaccante arrivava dopo aver fatto gli straordinari con il suo Perù e comunque non aveva mai risposto alle attese (se non a Benevento) quando gli è stata riposta piena fiducia. Il piano B potrebbe prevedere l’inserimento di Falco il quale, con il trascorrere del tempo, dovrebbe pian piano riprendere una condizione perlomeno decente, mentre Luvumbo troverà sicuramente spazio con il passare del tempo.

Gli ingredienti per una ripresa immediata ci sono tutti, però la reazione dovrà essere espletata a livello di gruppo. Le prestazioni del singolo non hanno riscontro se non sono supportate dal complesso. Un lavoro non facile attende il tecnico dopo le ultime due esibizioni, però la strada da percorrere dovrà essere solo quella. A partire dallo scontro del Ferraris, terreno notoriamente ostico per i colori cagliaritani.