Caso Lapadula o Caos Lapadula? Il Cagliari aspetta i gol del suo attaccante. Fino ad ora poco incisivo, il centravanti sudamericano dovrà cambiare passo se non vorrà cedere la maglia a uno dei compagni

Caso Lapadula o Caos Lapadula? Il Cagliari aspetta i gol del suo attaccante. Fino ad ora poco incisivo, il centravanti sudamericano dovrà cambiare passo se non vorrà cedere la maglia a uno dei compagniTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 24 ottobre 2022, 00:40Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Un solo gol, contro il “suo” Benevento e oltre un mese di astinenza. Il Cagliari aspetta i gol di Gianluca Lapadula che fino a questo momento ha deluso, e non poco, le aspettative dei tifosi rossoblù. Arrivato come micidiale terminale offensivo capace di regalare agli isolani i gol decisivi per il ritorno repentino nella massima serie, l’attaccante italo-peruviano fino a questo momento è stato parecchio al di sotto delle aspettative. Come già detto, ha messo a segno appena una rete ma a preoccupare non solo i sostenitori isolani, c’è una condizione che ancora non sembra ottimale, ma soprattutto una vena realizzativa non certo all’altezza del suo nome. E a risvegliare l’istinto killer dell’attaccante di razza, non è servita nemmeno l’aria di serie A che la punta ha respirato giovedì notte al Dall’Ara nella sfida al Bologna. Niente continuità di rendimento, nessuna particolare attitudine al gol e tanti errori di posizione e di misura. Un momento non certo esaltante che nell’ultima settimana si è materializzato con la doppia delusione della panchina per tutti e novanta i minuti contro il Brescia in campionato e poi, nonostante la maglia da titolare contro il Bologna, con una prestazione ancora una volta negativa. Esiste un caso Lapadula? Forse. Ma ora i tifosi aspettano che l’attaccante risorga e si risvegli dal suo torpore che lo ha accompagnato fin dalle prime battute del torneo. Avrebbe dovuto fare la differenza in attacco, magari in coppia con Pavoletti o anche da solo. Resta da dire, a parziale difesa della punta sudamericana, che se lui non è riuscito a far bene, non si possono certo fare i complimenti al resto della manovra offensiva. Lenta e prevedibile, senza il giusto acuto, la fase d’attacco non ha brillato e i palloni giocabili per gli attaccanti, non sono praticamente mai stati puliti. Ne sono la conferma i numeri di uno dei peggiori attacchi del torneo cadetto che, invece, dovrebbe fare la differenza, visti i nomi che il Cagliari può schierare sul rettangolo di gioco. I tentativi di Liverani di dare un vestito offensivo adeguato alla squadra ci sono stati ma non ha funzionato quasi niente perché le occasioni da gol sono state poche e le reti ancora meno. Il tutto condito da uno spogliatoio all’interno del quale potrebbero spuntare, sempre che non ci siano già, i primi musi lunghi. 

La scelta di Liverani di tenere, nell’ultimo turno di campionato, in panchina sia Lapadula che Pavoletti al via, non sarà certo andata giù ai due diretti interessati che, però, si sono dovuti fare da parte per fare spazio a Falco e Luvumbo accompagnati dal solito Mancosu. Un tridente nuovo di zecca che ha dato i suoi frutti dal punto di vista delle giocate ma soprattutto del risultato. Le due reti sono valse i tre punti e quindi, per il momento, hanno ragione loro tre. Con Luvumbo a fare il Lapadula ma con caratteristiche profondamente diffferenti, con Mancosu a svariare a sinistra ma a fungere allo stesso tempo da regista avanzato e con Falco che, seppure ancora non al top della condizione, vuole da subito dire la la sua. L’eliminazione dalla coppa Italia ha dato la certezza che così non si può andare avanti e per questo motivo la gara di Ascoli diventa un crocevia fondamentale per l’esito della corsa promozione.