Da Giulini e Angelozzi un pieno di benzina verde e adesso la macchina di Pisacane corre. Si respira un'aria nuova

Da Giulini e Angelozzi un pieno di benzina verde e adesso la macchina di Pisacane corre. Si respira un'aria nuova
Oggi alle 08:00Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

È sorprendente come il Cagliari, quest’anno, sia fra le formazioni con l’età media più bassa in assoluto. Preceduta solo da Parma e Lecce. Un’inversione di tendenza rispetto alle politiche susseguitesi negli ultimi anni e dovute quasi sicuramente ad una visione lungimirante per quello che potrà essere il futuro. Ma anche conseguenza delle idee innovative del nuovo ds Angelozzi, con il beneplacito ovvio del patron Giulini, il quale sta supportando le scelte.

I due dirigenti cagliaritani hanno contribuito a rafforzare questa ventata di gioventù affidando la panchina ad un giovane ed emergente mister come Fabio Pisacane, già avvezzo a trattare con i ragazzi avendo allenato la Primavera rossoblù. Tra l’altro, allo stesso Fabio Pisacane sono stati riconosciuti i meriti di tecnico preparato anche a Coverciano, laddove ha svolto con profitto il corso, assieme ad altri 15 nuovi allenatori, denominato “Uefa Pro”, superando gli esami finali con un punteggio alto. Per l’allenatore del Cagliari arriva così l'abilitazione con la massima qualifica possibile, che gli consentirà di guidare qualsiasi squadra. Un attestato che adesso si deve meritare sul campo.

E, a vedere i primi riscontri, ce la sta mettendo tutta. Il Cagliari in campionato è partito a spron battuto, centrando due vittorie consecutive dopo il pareggio con la Fiorentina alla “Unipol Domus” e la sconfitta di Napoli al 95’. Si respira un’aria nuova all’interno della squadra, i risultati positivi sono iniezioni di entusiasmo che consentono di lavorare con maggior tranquillità. E questo punto è fondamentale in una rosa giovane e con discrete doti tecniche.

Sebastiano Esposito è sicuramente colui che ha i maggiori margini di miglioramento ed ha fatto valere le sue doti. A Lecce, ad esempio, è andato vicinissimo a realizzare la sua prima rete in rossoblù colpendo due pali, il primo con un fendente che non avrebbe lasciato scampo al portiere. Corre sulla stessa linea Marco Palestra, già conosciuto per esser stato convocato in tutte le giovanili azzurre e per aver giocato nell’Atalanta. Su quest’ultimo la società è riuscita ad ottenere un prestito senza diritto di riscatto. Una mossa che in futuro potrebbe essere a tutto vantaggio del Cagliari che potrebbe eventualmente sfruttare una plusvalenza interessante, soprattutto se il giocatore continuerà a progredire.

Ma poi ci sono anche Obert, sul quale Pisacane ripone la massima fiducia utilizzandolo con continuità, poi Idrissi, Kiliçsoy, Liteta, per non dire di Prati, quest’ultimo regista in piena ascesa. E poi gli stessi Juan Rodriguez e Zè Pedro che possono solo migliorare una volta assuefatti al calcio italico.

Senza dimenticare Borrelli e Felici i quali giovanissimi non sono, ma a 24/25 anni hanno ancora parecchio da dire. Adesso tutto funziona, la macchina pare oliata al meglio, ma non bisogna volare troppo alto. Stare umili è la parola d’ordine.