Ferocia, errori e cali di concentrazione non "allenabili": Liverani deve intervenire sulla testa del gruppo per salvare panchina e stagione. La trovata vincente e il buco nero

Ferocia, errori e cali di concentrazione non "allenabili": Liverani deve intervenire sulla testa del gruppo per salvare panchina e stagione. La trovata vincente e il buco nero
sabato 17 dicembre 2022, 12:10Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

La fiducia e la pazienza ridotte ai minimi storici. Liverani contestato in una giornata comunque chiusa con una vittoria sta a testimoniare di uno scollamento in atto. Il Cagliari ha mostrato si ferocia e determinazione nella ricerca dei tre punti che mancavano da ottobre, ma contestualmente ecco i soliti errori, vedi Capradossi ed il rigore per il puerile fallo di Zappa, che hanno fatto riaffiorare fantasmi recenti e passati. Onestamente determinati cali di concentrazione individuali non sono “allenabili”, il mister deve scavare nella testa dei suoi. Per mettere al sicuro una panchina ancora non traballante per giusta scelta societaria che difende i movimenti di mercato estivi, ma che tanto dipenderà dalle prossime due partite prima della sosta, quella di Palermo e poi in casa con il Cosenza.

Due tappe fondamentali per capire quali possono essere le prospettive di una stagione contraddittoria. La trovata di Falco a ricucire tra le linee è risultata vincente. Almeno sino a quando il giocatore ha retto fisicamente perché lo stress nello sviluppare il gioco non è stato banale. Falco è stato efficace nel gestire i palloni anche quando la difesa avversaria faceva densità, ha mostrato di possedere quelle caratteristiche per mettere in azione le punte con verticalizzazioni interessanti. Non che nelle gare precedenti Kourfalidis sia andato male, anzi, il press alto del giovane della Primavera ha spesso fatto recuperare palloni importanti. L’unica differenza sostanziale è risultata nel fatto che gli avanti non sono stati allora in grado di capitalizzare. Al contrario, contro il Perugia, si è rivisto il Pavoletti di un tempo, implacabile nel gioco aereo ed un Lapadula convinto in area di rigore. Finalmente sono arrivati quei cross che hanno permesso allo stesso Pavoletti di esaltarsi e mettere in vetrina quello che è il “pezzo forte” del suo repertorio.

Resta il buco nero della difesa. Ancora senza Goldaniga, la gioventù ha mostrato qualche incertezza, ma è il normale prezzo che bisogna pagare per fare esperienza. Capradossi è un giovane di sicura prospettiva ed Obert cresce esponenzialmente. Qualche errore di valutazione ci sta, anche se non deve essere la norma. Si è ripreso anche Altare dal calo psicologico dovuto all’errore contro il Pisa di un paio di settimane fa ed a questo punto il mix da proporre in terra di Sicilia fra giovani ed esperti dovrà essere valutato dal mister. Non solo. Liverani dovrà ricercare quella continuità di risultati che consenta al Cagliari di risalire la classifica. Al momento c’è solo un punto con l’ultima squadra in linea “play-off” e vi è un intasamento proprio della cadetteria. Basta un filotto di vittorie per riproporsi in tema promozione. E l’autostima è la prima componente che la compagine rossoblù deve riprendersi.