GIULINI, MA QUANTO CAMBIERAI? 

 GIULINI, MA QUANTO CAMBIERAI? 
martedì 24 maggio 2022, 09:35Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

“Però.....
qualcuno poi sutura le ferite,
c'è qualcuno da fuori che ci aspetta alle uscite,
come il giocatore sconfitto che si allena per nuove partite”

Siamo qui. All’uscita di scena del Cagliari, gonfi di lacrime, nel viso e nel cuore. Sconfortati e delusi. Feriti nell’orgoglio. Resi plancton da una squadra che si è liquefatta davanti al traguardo spianato. Chi deve suturare le ferite? Purtroppo una sola persona, Tommaso Giulini. Finche lui è il proprietario del Cagliari, il presidente della società, non ci può essere altra persona. Da lui passa il futuro, dal suo cambiamento, dalla sua capacità di diventare leader della sua azienda e della società. Perché leader non lo è. Leader è colui che si fa seguire, che ha il controllo della situazione, che valorizza a pieno le risorse umane, che sa delegare senza scaricare. Leader è colui che è autorevole non solo autoritario. Giulini, ma quanto cambierai?

Da questo cambiamento, basilare, possono partire tutti gli altri cambiamenti. Inutili da fare se non cambia chi ha in mano il giocattolo. Facile pensare di smantellare. Addirittura comodo e speculativo. Fa pensare male. Incassi il paracadute, vendi i pezzi migliori, dimezzi i contratti. Un grande affare per coloro che prendono e stracciano la propria azienda dichiarando, direttamente o indirettamente, il fallimento. Ma questi giochi che fruttano denaro, non si fanno sulla pelle e sulle emozioni della gente. Serietà vorrebbe che a retrocedere fosse chi è retrocesso. I giocatori migliori dovrebbero rimanere e retrocedere. Retrocedere nelle pretese economiche, come retrocediamo noi nelle aspettative. Si dovrebbe invece investire immediatamente il paracadute per comprare i giocatori utili al rilancio. A questo servirebbe il paracadute: a non farsi male e non a indennizzare  chi ha sbagliato. La società stessa dovrebbe retrocedere nella pretesa di chiedere il massimo guadagno dal proprio settore commerciale. Dovrebbe abbassare i prezzi e rilanciare l’entusiasmo. Promuovere una campagna abbonamenti a basso costo per scusarsi con i tifosi. Dimezzare gadget e  attrezzatura  in vendita. Spendere in una campagna di rilancio dell’immagine entrando dentro il tessuto dei tifosi e non guardandoli dall’alto. Ritornare a giocare amichevoli in provincia. Se invece il cambiamento è liquidare tutto e tutti e incassare, sarebbe un ulteriore razzia nei confronti del patrimonio storico del Cagliari, che non è un supermercato. Quindi, Giulini, quanto cambierai?

Il grosso problema si pone se Tommaso Giulini ritiene che le responsabilità siano altrui. Se pensa addirittura che l’errore sia stato “pensare in grande” per il Cagliari e che diminuendo le aspettative dei tifosi ci sia la soluzione. Avrà anche “pensato in grande” ma poi ha agito in piccolo, nella gestione dell’investimento. Non ha trasmesso sicurezza e fiducia. Non ha saputo aiutare i suoi collaboratori nei momenti di difficoltà o non li ha saputi scegliere. Si è lasciato andare lui per primo alla rabbia e alla reazione emotiva. Il problema non è pensare in grande ma agire nel modo giusto.

Se non cambia Tommaso Giulini ci aspettano periodi difficili. Non si placherà il desiderio e la speranza della cessione della società. E anche in questo caso, attenti ai giochini commerciali. Troppi partner consenzienti hanno partecipato all’abbattimento della critica. Partner che hanno preferito fare bottega, scambiare merci e servizi, invece che assolvere al ruolo anche di controllori di un patrimonio sociale, culturale e storico che è il Cagliari 1920. Sarebbe facile fingere un passaggio di consegne che di fatto si realizzi come una compartecipazione e un semplice cambio di facciata. Presidente Giulini stavolta è giunto il momento di cambiare. Nel modo giusto. Partendo dalla sua gestione. Quanto cambierà in nome dei sardi, di quel popolo e di quella squadra che celebra con uno slogan e uno striscione?



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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.