Il Cagliari ha confermato il suo momento di crescita e ora si gioca il tutto per tutto. Ranieri ha plasmato e stregato un grande gruppo, non resta che completare l'opera

Il Cagliari ha confermato il suo momento di crescita e ora si gioca il tutto per tutto. Ranieri ha plasmato e stregato un grande gruppo, non resta che completare l'operaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 7 giugno 2023, 01:00Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani


E ora viene il bello. Perché essere arrivati in finale con le mille difficoltà di un campionato che sembrava stregato, ha un sapore tutto particolare per il Cagliari di Claudio Ranieri. E ora che la squadra isolana è riuscita a guadagnarsi, sul campo, il diritto a giocarsi fino in fondo le chance per il salto di categoria, è il momento di spingere forte sull'acceleratore. Ci sarà tempo per fare bilanci e per programmare il futuro. Ora non resta che godersi il momento e arrivare al doppio appuntamento con i pugliesi con la consapevolezza che sarebbe un peccato sciupare tutto. Ci vorrà la solita prestazione maiuscola, la cattiveria e la grinta che hanno permesso di arrivare fino a qui, ma soprattutto quel cuore che Ranieri ha messo alla base di tutte le imprese dei rossoblù.

Con l'aiuto, indispensabile, del pubblico della Unipol Domus, Erano oltre duemila quelli che, nonostante la squadra fosse in trasferta, hanno deciso di assistere alla gara contro il Parma tutti insieme. Mentre altri milletrecento hanno preso d'assalto il settore ospiti del Tardini. Il tutto unito al doppio sold-out contro Venezia e Parma in casa, in un clima di grande condivisione nel tentativo di arrivare tutti insieme a centrare un traguardo che sarebbe più che prestigioso. Soprattutto se per un attimo ci si ferma ad analizzare come era finito il girone di andata. Con una squadra in grande crisi, di identità ma anche tecnico-tattica. E con un allenatore che, arrivato con grande entusiasmo, non aveva certo la sicurezza di poter cambiare il corso degli eventi. E invece Il tecnico del Testaccio ci è riuscito. A modo suo. In punta di piedi è riuscito a catturare le attenzioni dello spogliatoio e poi si è messo a disposizione dei suoi ragazzi. Quasi come il papà di tutti (il nonno per i più giovani) li ha stregati con i suoi modi di fare, gentili ma allo stesso tempo decisi, convincendoli con la bontà della sue scelte. E i risultati sono pian piano arrivati tanto che la squadra isolana è arrivata alla finale per merito.

Ora non resta che completare l'opera. Giocando in casa una partita a mille per poi andare a contrastare il Bari sul suo rettangolo di gioco. Così come fatto con il Parma, le basi andranno gettate alla Unipol Domus che ancora una volta sarà al colmo della capienza giovedì notte. Per poi aspettare a domenica 11 con il giorno della verità. Al quale il Cagliari arriva forse un po' stanco per la cavalcata entusiasmante ma allo stesso tempo dura, del girone di ritorno, ma con l'entusiasmo a mille. Battere il Parma in casa e metterlo in difficoltà anche nella gara del ritorno ha confermato tutta la qualità dei rossoblù che non sono certo solo grinta e corsa. I giocatori di talento ci sono e ora stanno venendo fuori. E quando uno non è in giornata, c'è subito un altro pronto a vestire i panni del salvatore della Patria. L'ultimo in ordine di tempo è stato Luvumbo ma non possono certo passare nel dimenticatoio i gol di Lapadula, autentico trascinatore della compagine isolana. Serve un ultimo sforzo e in questa chiave sarà ancora una volta preziosa la spinta dei tifosi. Oggi tutti alla Unipol hanno “soffiato alle spalle del Cagliari” nell'allenamento aperto ai supporters isolani così come faranno giovedì notte per la partita. C'è una finale da giocare ma soprattutto c'è una serie A da riprendersi a tutti i costi dopo un solo anno di purgatorio tra i cadetti. Per poi pensare ad un futuro, si spera, ancora targato Claudio Ranieri. Un tecnico che ha confermato quanto sia forte il suo legame con Cagliari e con la Sardegna. Ha superato le insidie del suo ritorno, ha vinto lui la sfida, comunque vada a finire, ma alla favola manca quel lieto fine che i rossoblù dovranno scrivere nei due atti finali.