Il modulo e il mercato: Semplici inizia a sentirsi a suo agio, Capozucca lavora sotto traccia, ma ora bisogna chiudere il cerchio. Va mandato messaggio al popolo rossoblù

Il modulo e il mercato: Semplici inizia a sentirsi a suo agio, Capozucca lavora sotto traccia, ma ora bisogna chiudere il cerchio. Va mandato messaggio al popolo rossoblù
mercoledì 18 agosto 2021, 10:15Il punto
di Sergio Demuru

Sostenibile o no. Questo è il dilemma. Il modulo è stato il tormentone maggiormente gettonato tra la fine dello scorso torneo e l’ormai imminente inizio di quello che per il Cagliari comincerà il 23 agosto. Non si può prescindere dallo schema, che comunque è fattore marginale quando si considera l’approccio del singolo alla contesa. Ecco la chiave di volta che mister Semplici ha sempre tenuto a sottolineare: prima di tutto conta la mentalità.

La società rossoblù in questa sessione estiva non si è fatta mancare niente. Dal cambio di rotta di Nainggolan, il quale pareva davvero voler tornare nella terra della moglie per poi virare su Anversa, che gli offriva due anni di contratto (Giulini e Capozucca si erano impuntati su uno solo), alla telenovela di Nandez. L’uruguaiano è stato sedotto e abbandonato dall’Inter ed ora si aprono strade differenti: potrebbe davvero restare in rossoblù per mancanza di alternative valide, vedi società disposte a sganciare la congrua cifra di 36 milioni per ottenere le sue prestazioni. Ci sta effettivamente provando il Tottenham, senza peraltro esser tanto convinto. Non ci sarebbe di che fasciarsi la testa se restasse, meno euro nelle casse sociali, ma Nandez andrebbe a completare un centrocampo che, con lui a macinar chilometri sulla catena di destra, sarebbe suffragato pure da Marin, Strootman e Dalbert. Quasi da leccarsi i baffi per la soddisfazione di una zona nevralgica di spessore.

Semplici comincia a sentirsi a proprio agio, soprattutto se Godin ha idea di chiudere l’accordo venendo almeno in parte incontro alle richieste societarie di abbassare le pretese. Il mister lo ha utilizzato dal primo minuto in Coppa col Pisa e questo potrebbe essere un chiaro segnale di distensione fra le parti. Il capitano della Nazionale uruguaiana ha mostrato di non voler abbandonare la Sardegna. Le pressioni del suocero, Pepe Herrera, potrebbero sortire gli effetti che in fin dei conti Giulini si aspetta, ponendo un tassello importante al centro di una difesa che attualmente appare l’anello debole. Soprattutto se Walukiewicz non si decide a fare il definitivo salto di qualità, lui che è anche titolare nella sua Polonia e che potrebbe davvero essere quel valore aggiunto nella linea arretrata che servirebbe per alzare l’asticella del rendimento complessivo. Ceppitelli al momento è un panchinaro di lusso, pronto per ogni evenienza, anche se un ulteriore rinforzo non guasterebbe.

In questo contesto il ds Capozucca lavora. Come suo costume sempre sotto traccia, senza lasciar sfuggire neppure il minimo sussurro. Alcune voci appaiono però fuori controllo, anche perché adesso è necessario chiudere il cerchio. Il campionato è alle porte, la chiusura del calciomercato pure. Inutile proseguire a mercanteggiare senza una linea di condotta valida. Il messaggio verso il popolo rossoblù deve essere totale, di sistema, in modo da non produrre aspettative che poi saranno disattese. Nello scorso campionato è accaduto proprio questo, con la squadra che, pur avendo innegabili doti tecniche, non è riuscita ad esprimerle se non nelle ultimissime gare, utili per raggiungere una salvezza risicata.