L’EQUILIBRIO A CENTROCAMPO

L’EQUILIBRIO A CENTROCAMPO
lunedì 30 agosto 2021, 16:24Il punto
di Vittorio Sanna

Cento giorni dopo Milan- Cagliari sembra lontano un secolo dal match precedente, malgrado i protagonisti siano press’a poco gli stessi. Un’evoluzione rossonera e una involuzione rossoblù segnata dal risultato, dallo 0-0 del 16 maggio scorso al netto 4-1 di domenica sera. È vero che ogni partita fa discorso a sé, ma stavolta non è solo questione di episodi. C’è un elemento che nel Cagliari è cambiato, il centrocampo, spostando due tasselli è diventato un settore di cristallo che si infrange con facilità. Il portiere era Cragno e non Radunovic, anche questo conta perché sappiamo che con Alessio qualche gol in meno lo prendiamo. La difesa la stessa, alle prese anche allora, con una prima punta, Rebic e tre trequartisti, Saelemaekers, Brahim Diaz e Calhanoglu. Motivazione alle stelle per tutte e due le squadre e partita equilibrata che il Cagliari finì indenne e senza dare la sensazione di una categoria di differenza. Cosa è cambiato? Intanto il centrale davanti alla difesa. Una delle alchimie di Semplici era stata ridare a Deiola il ruolo che già ricopriva nella Primavera rossoblù a guida Vittorio Pusceddu, che da anni ricordava a gran voce l’origine difensiva del centrocampista sangavinese e la capacità di distruggere gioco, di garantire copertura e il minimo geometrico in impostazione. Ruolo ora di Strootman  che ha faticato molto di più a gestire la situazione con Diaz sempre a ronzargli intorno. Marin interno e Nandez sull’esterno, per scambiarsi la possibilità di affondare o andare al cross, soprattutto con il pallino della regia tra i piedi del rumeno, coperto alle spalle non solo da Deiola ma all’occorrenza anche da Lykogiannis se spostato a sinistra. Lykogiannis al posto di Dalbert. Certamente un miglior interprete della fase difensiva, con capacità costante di diventare il quarto della linea arretrata e ridurre quindi il raggio di copertura dei tre di difesa, per non essere presi di soppiatto. Sfumature qualcuno potrebbe dire se non fosse che il gioco di oggi di Strootman era in grado di farlo Deiola ma quel che faceva la stagione scorsa Nainngolan, pur con tutti i difetti, non può farlo né lo stesso Strootman, né Deiola. L’appoggio di qualità al gioco d’attacco, la possibilità di andare al tiro, il sacrificio in interdizione. Sembra un’analisi forzata e pretestuosa. Diciamo  che è solo una possibile interpretazione del baratro di differenza tecnica che si è colto in pochi mesi e con pochi volti nuovi. Magari è stato invece solo un risultato che fa storia a se. Lo speriamo tutti. Perché ad una sconfitta a Milano si può certamente porre rimedio. A degli errori sul mercato non sempre si riesce a compensare. Uno non vale uno, la squadra ha bisogno di giocatori complementari e non doppioni. Rimangono 24 ore di mercato per cercare di turare le falle. Ma sarà solo turafalle, speriamo piazzato per bene, capace di non fare acqua, ma comunque non sarà un radiatore nuovo e garantito.

Vittorio Sanna

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.