Tredici partite, una classifica anonima e nessun cambio di marcia. Frosinone possibile crocevia della stagione. Liverani fa lo "psicologo". Fiducia società incondizionata, ma...

Tredici partite, una classifica anonima e nessun cambio di marcia. Frosinone possibile crocevia della stagione. Liverani fa lo "psicologo". Fiducia società incondizionata, ma...
sabato 19 novembre 2022, 00:05Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Un altro piccolo passo. Ma molto piccolo. In attesa di una sosta rigenerante, per riordinare le idee che al momento appaiono un po’ confuse, almeno in panchina, laddove non si è riusciti ancora a modulare quelle che sono le icone in campo. I rossoblù appaiono in condizione fisica, quello che manca è la capacità di imporre le proprie valenze tecniche. Cagliari che veleggia nel bel mezzo di una classifica anonima, poco gratificante per una squadra costruita per una pronta risalita. Sono trascorse tredici giornate di campionato e non si intravvedono cambi di marcia di un certo effetto. Oggettivamente, per quelle che erano le attese, diciassette punti al momento appaiono bottino esiguo, figlio di sole quattro vittorie e cinque pareggi.

Sicuramente non si possono più accampare scuse: è stato metabolizzato il contraccolpo psicologico dovuto alla retrocessione che è stata è vero devastante, ma che oramai fa parte della storia del club. Adesso vi sono altre priorità a partire dalla ricostruzione di un progetto che possa riportare nelle posizioni che le competono una società dal passato glorioso. Su queste basi si dovrà ripartire per onorare un torneo come la serie B, dalle tante incognite. Cercando di lavorare principalmente sotto l’aspetto psicologico. Ed è su questa opzione che Liverani si batterà. Non facile, ma è l’unica strada al momento percorribile.

La fiducia della società nei confronti del tecnico è attualmente incondizionata, ma potrebbe avere anche una fine se non ricambiata a livello di prestazione e soprattutto di risultati. Quello che penalizza maggiormente è l’atteggiamento remissivo, quasi si voglia attendere l’acuto di uno dei solisti. È certificato che non basta la maggior esuberanza tecnica. Ci vogliono altre componenti. La formazione rossoblù manca di un leader carismatico capace di caricarsi sulle spalle il peso delle responsabilità in campo ed il fattore legato all’agonismo potrebbe esser quello che più incide. Anche nell’ultima uscita casalinga i ragazzi di Liverani arrivavano sempre in ritardo sulle seconde palle e non riuscivano ad emergere allorquando la lotta si faceva sempre più dura al cospetto di un Pisa visibilmente inferiore sotto il profilo prettamente tecnico, ma con tanta voglia di battersi sino all’ultima stilla di sudore per raggranellare anche il punticino.

Dopo la sosta si ripartirà col botto in casa della capolista Frosinone, che ha pure la miglior difesa del torneo con sole sette reti incassate a fronte delle tredici gare sin qua disputate. Un test più che indicativo per valutare le aspettative della formazione rossoblù. Oramai è palese che in stagione ci saranno da affrontare ostacoli imprevisti e per questo la strada è irta di difficoltà. L’impianto di gioco di Liverani non è certamente secondo a nessuno in serie B a patto che sul campo vengano proiettate quelle che sono le effettive potenzialità. E Frosinone potrebbe essere il classico crocevia per dare una scossa ad una stagione sonnolenta.