Una sconfitta può essere utile? Se dopo una prestazione come quella contro la Roma, forse sì. Il Cagliari atteso a Bologna per confermare i progressi visti mercoledì alla Unipol Domus

Una sconfitta può essere utile? Se dopo una prestazione come quella contro la Roma, forse sì. Il Cagliari atteso a Bologna per confermare i progressi visti mercoledì alla Unipol DomusTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 31 ottobre 2021, 01:00Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

La sconfitta contro la Roma è stata particolarmente amara per come è maturata ma allo stesso tempo ha dato l’impressione che il Cagliari, quando gioca con il piglio giusto, può chiamarsi fuori dall’ultima piazza in classifica. Andare in vantaggio contro la Roma e capitolare solo su calcio da fermo e per giunta dopo una direzione di gara che proprio non è andata giù a Mazzarri, può essere un nuovo inizio per la compagine isolana che, però, non può più farsi scappare l’occasione di svoltare. Il successo ottenuto contro la Sampdoria aveva alimentato le prime illusioni, subito svanite a Firenze con una prestazione al limite dell’imbarazzante. Ma ancora una volta il Cagliari ha messo sul campo il suo orgoglio e, guidato dalla voglia di Pavoletti e dalla freschezza di Bellanova, è riuscito a mettere alle corde il più quotato avversario mercoledì notte alla Unipol Domus. E non va dimenticato che all’appello mancavano ben cinque titolari, Godin, Strootman, Dalbert, Caceres e Nandez, ai quali vanno aggiunti Rog e Walukiewicz. 

In una situazione difficile come questa dal punto di vista dell’organico e con il morale sotto i tacchi per l’ultimo posto in classifica, sarebbe stato semplice dissolversi e cadere in balia della Roma e invece la compagine isolana si è fatta apprezzare per il suo spirito di reazione e per la voglia di restare a galla. Ora, però, è indispensabile limare gli errori che ancora sono troppo frequenti e soprattutto dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Di questo passo si finisce nel baratro e ora non sarà più possibile concedersi distrazioni o cedere alla tentazione di trovare alibi. La squadra, anche quando è incompleta, ha le carte in regola per far bene, ma dovrà nettamente cambiare il suo modo di pensare. Combattere su ogni pallone dovrà essere la parola d’ordine di un Cagliari che vuole conquistare la fiducia dei suoi tifosi che anche mercoledì hanno applaudito la squadra. I malumori, dentro e fuori dal campo, sono inevitabili considerata la posizione in graduatoria, ma i segnali di ripresa ci sono stati e, a voler essere fiduciosi, da quelli sarà necessario ripartire. Avere un atteggiamento catastrofico in questo momento sarebbe controproducente così come mettere di nuovo in discussione il tecnico al quale va dato il tempo di lavorare. La stagione prosegue e i risultati diventa linfa vitale ma un un’ulteriore ribaltone sarebbe deleterio perché toglierebbe altro tempo al lavoro della squadra. E allora meglio cercare la concentrazione giusta e lavorare sul rettangolo di gioco per tirare fuori quelle qualità che la rosa, almeno sulla carta, possiede. A fare la differenza sarà proprio l’atteggiamento mentale ma anche l’unità di intenti e l’apporto dei senatori che, già mercoledì con la carica suonata da Pavoletti, si sono messi a disposizione del gruppo. Solo così sarà possibile imboccare la strada giusta che porta dritti alla salvezza.