Vietato arrendersi

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domenica 28 aprile 2019, 15:05Il punto
di Francesco Ortu

Si arresta la lunga rincorsa del Cagliari all’Olimpico di Roma, colando a picco contro gli uomini di Ranieri. Prestazione attestata inoltre dal pesante passivo di 3-0.

Maran schiera la formazione tipo, con i ritorni di Barella e Pellegrini a rimpolpare le fila. Tuttavia il match prende subito una piega assolutamente negativa: dopo appena otto minuti il tabellino segna due gol subiti, il primo con la firma di Fazio e il secondo siglato con un eurogol del resuscitato Pastore. Si dovrebbe aspettare una reazione dai rossoblù ma questa non arriva. L’incontro si trasforma in un autentico tiro al bersaglio, senza che i sardi possano attaccare e difendersi in modo efficace. Ranieri vince la “partita a scacchi” già negli spogliatoi. Nel secondo tempo nulla cambia, anzi i padroni di casa hanno da recriminare il fatto che poteva essere molto più largo, con Barella&co che appaiono come puri sparring patner. Alla fine si aggiunge allo score anche il gol di Kolarov.

I tifosi ovviamente provano non poca delusione, non solo per la prestazione decisamente deludente in seguito ai miglioramenti soprattutto in trasferta, ma perché arriva nel momento che poteva essere di maggior slancio in classifica. Il fatto che questa sconfitti arrivi subito dopo la salvezza pressocchè acquisita fa sorgere non poche preoccupazioni. Quella principale è quella dell’aver tirato i remi in barca, di essere in vacanza anticipata dopo aver conseguito l’obiettivo principale e di non poter sognare qualcosa in più come nei fasti di celliniana memoria. Bisognava osare qualcosa di più, dimostrare un atteggiamento quanto mai meno arrendevole e rinunciatario per non incutere tali timori nella piazza. Soprattutto quando l’obiettivo è vicino, raggiungibile e toccabile con mano. Questa occasione è stata sprecata, e di conseguenza è assolutamente vietato ripetersi nonostante gli avversari non siano “semplici” (Napoli e Lazio su tutti). E’ necessario fallire provandoci, perché la piazza si merita questo e una dichiarazione d’intenti su un salto di qualità.

La prossima sarà una sfida ancora più dura, nella bolgia del San Paolo. La prova sarà ancora più ardua ma l’importante è non lasciarsi tagliare fuori dalla corsa, sperando che i risultati delle concorrenti aiutino. Tuttavia, come già detto, non sarà solo tentare di fare risultato ma mettere in campo gli attributi e la voglia necessari per volare più in alto.