Pisacane a Dazn: "Abbiamo fatto bene per 40 minuti, poi il Sassuolo è venuto fuori. Serve fiducia e compattezza"

Pisacane a Dazn: "Abbiamo fatto bene per 40 minuti, poi il Sassuolo è venuto fuori. Serve fiducia e compattezza"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 21:15Interviste
di Vittorio Arba

Fabio Pisacane, tecnico del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Dazn a margine del ko casalingo per 1-2 contro il Sassuolo. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net:

Mister, partiamo dai numeri: un punto nelle ultime tre partite. Cosa non è andato in questa sfida di oggi?
Sicuramente questa sera volevamo fare uno step vincendo, per avere una classifica più serena. Abbiamo fatto i primi 40 minuti, secondo me, in cui abbiamo tenuto bene il campo. Poi, dal quarantesimo in poi e nella prima parte del secondo tempo — un po’ come era successo anche a Verona — sono emersi certi valori del Sassuolo. Dispiace, perché bisogna essere realisti: stasera poteva essere la partita di alcuni singoli che purtroppo non ci sono, sono infortunati.
In generale, però, mi è piaciuto lo spirito, mi è piaciuta la squadra che non si è disunita e ha cercato di riacciuffare ancora una volta il risultato. È normale: in Serie A partite facili non ce ne sono, bisogna rimanere fiduciosi.

Proprio su questo tema, sei giovane tu in panchina e tanti dei tuoi ragazzi lo sono in campo. È un momento delicato: come lo si affronta?
Sicuramente i momenti delicati fanno parte di questo sport, soprattutto per una squadra come la nostra. Possono arrivare all’inizio, possono arrivare più avanti, ma comunque arrivano. Si affrontano rimanendo verticali, compatti, cercando di lavorare e sapendo che, se dovessimo continuare ad affrontare le partite con lo spirito di questa sera, sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo che vogliamo raggiungere.

Abbiamo visto la forza del Cagliari nel rimontare: anche a Verona da 0-2 a 2-2, e oggi di nuovo una reazione. Però nel primo tempo la squadra ha creato poco: sembra a volte che manchi un po’ di convinzione all’inizio, come se aspettasse di prendere un colpo per reagire. Com’è questa situazione?
Penso che bisogna partire da un principio: quando giochi a calcio sai che c’è anche l’avversario in campo e si fanno delle strategie. È normale che oggi il Sassuolo abbia una rosa importante, e il Cagliari è arrivato a questa gara con alcune assenze. Ma questo non deve essere un alibi.
Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare nei primi 40 minuti, anche se abbiamo creato poco. Se dovessi riavvolgere il nastro della gara, il primo tiro del Sassuolo penso sia arrivato da Thorstvedt intorno al quarantesimo, più o meno. Questo per dire che nel primo tempo è stata una partita molto tattica.
Poi è normale che le reazioni siano la conseguenza di chi viene messo all’angolo e cerca di uscirne: è successo a noi perché siamo andati sotto, sarebbe successo a loro se fossero andati loro sotto. È normale: c’è sempre una partita nella partita.

Stavamo parlando prima del tuo arrivo di Sebastiano Esposito: si è sbloccato, ed è una notizia positiva che vi portate dentro. Gli pesava un po’ questo digiuno prolungato?
Eh, questo è ciò che dobbiamo portare a casa da una sconfitta. È importante che Seba si sia sbloccato. Nel primo tempo aveva anche fatto un altro gol, poi annullato per fuorigioco, e quello poteva cambiare l’inerzia della gara. Sono contento per lui e mi auguro che presto si sblocchino anche gli altri giocatori offensivi che ancora sono a secco, perché abbiamo bisogno dei loro gol.