Cagliari, a Udine ritorno al 4-3-2-1. Borrelli chiamato a sostituire Belotti

La redazione del TGR Sardegna ha fatto il punto sulla prossima sfida del Cagliari: "In vista della sfida con l'Udinese, il Cagliari si prepara a ritornare all’assetto base, il 4-3-2-1 individuato da mister Pisacane a inizio stagione come l’abito tattico ideale per il materiale tecnico a sua disposizione. Dopo l’esperimento non perfettamente riuscito del centrocampo a quattro schierato contro l’Inter, con l’intento di arginare il palleggio in uscita dalla propria metà campo da parte dei nerazzurri, l’allenatore restituisce alla squadra le certezze maturate nella preparazione precampionato e radicate nelle prime uscite stagionali che hanno fruttato ai rossoblù 7 punti in classifica e la prova agli ottavi di finale di Coppa Italia. La riproposizione dello schieramento ampiamente testato in questa prima parte di stagione implica la conferma della formazione titolare tipo, con Prati che si riprende il proprio posto al centro della mediana e Palestra che arretra di qualche metro sulla corsia destra, riposizionandosi sulla linea dei quattro difensori, posizione occupata da Zé Pedro nella gara di sabato scorso alla Domus, causa l’indisponibilità di Zappa.
In effetti una novità nell’undici che scenderà in campo dal primo minuto allo stadio friulano ci sarà, e non per libera scelta di Pisacane, ma per imposizione del destino beffardo che ha privato il Cagliari del suo attaccante titolare, meno di un mese dopo il suo debutto con la nuova maglia e poco dopo la partita di Lecce che lo aveva incoronato come leader indiscusso del reparto offensivo e trascinatore della squadra. Andrea Belotti, reduce dall’intervento di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro, sarà ai box almeno per i prossimi sei mesi e a Udine Gennaro Borrelli si gioca le prime chance decisive per convincere allenatore e compagni di essere l’uomo giusto per raccoglierne l’eredità. L’attaccante è alla prima stagione in Serie A ed è chiamato a dimostrare di avere le doti tecniche e caratteriali per agire da riferimento offensivo per la squadra contro difese molto più preparate fisicamente e tatticamente rispetto a quelle del campionato cadetto. In ogni caso, per il 25enne l’opportunità è grande: se vincesse la propria personale scommessa sul campo farebbe il bene del Cagliari oltre che un grande passo avanti nella sua ancora giovane carriera".