Cecchi: "Mina a Cagliari è tornato ad essere una roccia. A Firenze si trovava con la difesa alta di Italiano"
Nel corso del "Microfono Aperto" di Radio Sportiva, citando i pochi difensori dell’attuale Serie A che ancora giocano con uno stile di marcatura “vecchia scuola”, il giornalista Stefano Cecchi ha parlato in termini positivi di Yerry Mina, difensore del Cagliari. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Tu vedi Mina e pensi al castello con il coccodrillo nel fossato, pensi all’olio bollente: ecco, dietro la pentola con l’olio bollente c’è Mina, e non è un caso. Mina arriva in Italia in un calcio, quello di Italiano, che era un calcio a difesa alta, e non si ritrova: Mina, giocando lontano dal portiere, è come se smarrisse l’orientamento.
Non a caso va a Cagliari: prima con Ranieri, e anche adesso con Pisacane, le distanze tra il portiere e il difensore si annullano e lui torna a essere quella roccia, quel torrione medievale: “oh, scalami se ti riesce”. E quando provano a scalarlo, ti rovescia l’olio addosso. È vero, Mina è antichissimo come l’olio bollente: roba che dà noia, roba da ustione".