Cellino e la sindaca di Torbole rischiano il processo

Secondo quanto riportato da Il Giornale di Brescia, il presidente del Brescia calcio Massimo Cellino, la sindaca di Torbole Casaglia Roberta Sisti, Mauro Ometto, assessore ai Lavori pubblici dello stesso Comune quando partì l'inchiesta e Fabio Vizzini, ex membro della commissione urbanistica, rischiano di essere rinviati a giudizio per la costruzione del centro sportivo delle rondinelle.
L'ex presidente del Cagliari, in particolare, rischia il processo a causa delle procedure per la compravendita del terreno nel quale nasce il centro di allenamento del Brescia. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero "posto in essere atti fraudolenti, consistiti nel posticipare all’esito della procedura di vendita dell’immobile, la definizione della procedura di variante del Pgt che avrebbe dovuto modificare la destinazione d’uso del terreno in area ad uso privato".
Lo scopo sarebbe stato quello di evitare che all'asta pubblica si presentassero degli offerenti, oltre al Brescia, così da garantire alla società la possibilità di acquistare i terreni ad un prezzo inferiore.
Secondo le dichiarazioni di alcuni esponenti della giunta comunale di Torbole, "l’Amministrazione comunale si era determinata a vendere l’area al Brescia Calcio per concretizzare alcune promesse elettorali e per fregiarsi di avere portato la squadra calcistica nel territorio comunale".