Come giocherebbe l'Atalanta con soli giocatori del vivaio: presenti Palestra e tre ex Cagliari
Come sarebbe la Serie A se ogni squadra potesse schierare soltanto i calciatori cresciuti nel proprio settore giovanile? A questa domanda ha risposto Mondoprimavera, dando il via a una serie dedicata alle rose “parallele” costruite esclusivamente con giocatori formati in casa. La prima protagonista non poteva che essere l’Atalanta, da anni un modello assoluto di scouting, progettualità e valorizzazione dei giovani. Il viaggio parte dai portieri, dove i nerazzurri schiererebbero un terzetto già attuale: Carnesecchi, Sportiello e Rossi. In difesa spiccano nomi di livello internazionale come Bastoni e Scalvini, affiancati da Okoli e Delprato. Citato anche Marco Palestra, classe 2005 in prestito al Cagliari, tra i talenti emergenti più interessanti del panorama italiano.
Tra le alternative figura anche Alberto Dossena, oggi al Como e con un passato in rossoblù. A centrocampo spazio alla qualità di Colpani e all’esperienza di Gagliardini, con esterni di valore come Ruggeri e Nadir Zortea, altro ex Cagliari oggi al Bologna. Mondoprimavera cita anche le giovani alternative Bernasconi, Elia, Gyabuaa e Mallamo. In attacco, la “Dea del vivaio” potrebbe contare su un tridente di grande prestigio internazionale: Kulusevski, Amad Diallo e Roberto Piccoli, anch’egli ex Cagliari e ora alla Fiorentina, oltre alle alternative Cambiaghi, Barrow e Vorlicky. Un esercizio immaginario che conferma ancora una volta la straordinaria ricchezza del vivaio atalantino: un modello che continua a produrre talenti capaci di imporsi in Italia e in Europa e che, come dimostrano i casi dei vari ex rossoblù, ha intrecciato negli anni più volte il proprio percorso con quello del Cagliari.