Gigi Piras: "Cagliari, sei punti su nove merito di Caprile. Pisacane? Se c'è un progetto bisogna portarlo avanti. Però..."

Gigi Piras: "Cagliari, sei punti su nove merito di Caprile. Pisacane? Se c'è un progetto bisogna portarlo avanti. Però..."TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 20:45News
di Vittorio Arba

Intervenuto nel corso della trasmissione "Rossoblù 100", condotta da Bruno Corda, Gigi Piras ha analizzato il ko per 1-2 del Cagliari contro il Sassuolo, giunto ieri pomeriggio. Le parole dell'ex bomber rossoblù, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Il Cagliari ha nove punti, ma sei sono del portiere. Sei punti che ha il Cagliari li ha fatti Caprile. E questa è un aggravante. Partiamo da lì: senza questo portiere avremmo tre punti, appunto. Dico che è un aggravante perché ci stiamo ancora arrampicando. Anche oggi ha chiuso con un paio di belle parate: i gol erano imprendibili, uno all’incrocio dei pali su punizione dritta per dritta, l’altro rasoterra sul palo. Li ho visti da vicino, ero proprio lì. Però sono le marcature che non vanno bene: continuiamo a marcare a zona sulle palle ferme, e non va. Loro marcavano a uomo. In area non puoi lasciare tre o quattro metri: arriva uno, parte, fa il terzo tempo, salta più alto di tutti e arriva sulla palla. Devi marcarlo da vicino, l’uomo, in area di rigore. Io non ho visto la partita della settimana scorsa, ma ho sentito che Felici era uno dei migliori in campo. Se non dai continuità a chi va bene e a chi è carico, sbagli. Poi, se ti mancano due colossi della difesa come Luperto e Mina, è dura. Mina è furbo, è di mestiere, sa perdere tempo, sa stare a terra nei momenti giusti per far passare i minuti, legge bene la partita. Senza due giocatori così è difficile giocare. Adopo l’anno scorso era titolare inamovibile, forse aveva più fiducia. Succede che alcuni calciatori rendano solo se si sentono importanti. A volte bisogna parlarci, stargli vicino, proteggerli, far capire che anche se non giocano una partita stanno riposando per un motivo. Pisacane sarà anche un po’ inesperto, ma ha accanto uno che era il secondo di Pioli, e quindi esperienza ne ha. Abbiamo pareggiato con la Fiorentina al 96’ e guarda dov’è ora la Fiorentina.

Abbiamo battuto il Parma in casa col portiere che ha fatto quattro parate incredibili. L’unica partita in cui ho visto un bel Cagliari è stata quella di Lecce, dove abbiamo meritato di vincere. Col Parma no, il primo tempo assolutamente no. Pisacane a rischio? Se c’è un progetto, bisogna portarlo avanti. Sono poche nove partite per bocciare un’idea che la società ha voluto costruire. Ci sono squadre molto più scarse del Cagliari. Forse ci siamo anche un po’ illusi nelle prime partite, cambiando troppi giocatori. L’identità devi averla: almeno otto undicesimi fissi, uno zoccolo duro. Poi gli altri li inserisci a turno, hai cinque cambi, puoi gestirli. La sconfitta di oggi ci sta tutta, perché il Sassuolo ha meritato di vincere. Ha avuto il 65% di possesso palla in tutta la gara, non li abbiamo mai pressati. Non puoi giocare in casa lasciando il pallino agli avversari: ci vuole più grinta, più ritmo. In tribuna, vicino ai giornalisti, ho sentito che forse c’è qualche problema di spogliatoio. E non puoi giocare con una difesa così giovane: quattro ragazzi, due di vent’anni, uno di ventidue. L’inesperienza la paghi, e infatti la stiamo pagando. La settimana scorsa il pareggio ha un po’ nascosto i problemi, ma oggi si sono ripresentati. Ti salvi una volta, ma se riproponi gli stessi errori, poi li paghi. E poi il Sassuolo non è il Milan, la Juve o la Roma. Con loro puoi anche difenderti e ripartire, ma col Sassuolo devi impostare tu il gioco. E invece abbiamo lasciato Matic libero di impostare come Pirlo, a distribuire palloni da una parte all’altra. In casa non puoi permettertelo: devi pressare, sputare sangue e giocare per vincere".