Giuseppe Boi: "Cagliari, le scelte di Pisacane sembrano dipendere da Mina"
Tramite un post pubblicato su Instagram, il giornalista Giuseppe Boi ha fatto il punto della situazione in casa Cagliari, con i rossoblù impegnati giovedì contro il Sassuolo: "MINA DIPENDENTE? Passate 48 ore dalla gara col Verona - e ormai quasi alla vigilia della sfida con il Sassuolo - secondo me la valutazione della partita del Bentegodi non cambia così come le preoccupazioni per il futuro prossimo dei rossoblù: sono nel pieno di una "libecciata tattica" in cui si è infilato da solo lo stesso Pisacane. Sulle scelte di formazione del mister si può discutere all'infinito senza trovare il bandolo della matassa. L'utilizzo di Liteta dal primo minuto, ad esempio, può essere giudicato più o meno positivo ma, in un senso o nell'altro, appare un azzardo. Tuttavia resta il fatto che il Cagliari B - con Obert centrale difensivo insieme a Ze Pedro e Idrissi sulla fascia sinistra - è stato capace di mettere alle corde negli ultimi 20 minuti i gialloblù. Come? Semplicemente cambiando modulo. Il ritorno alla difesa a quattro ha ridato alla squadra quell'equilibrio fino a quel momento mancato per un atteggiamento prudente che non ha pagato. Difesa a tre, o meglio a cinque, che, fino a ora, ha portato al Cagliari solo due punti in classifica nelle quattro volte in cui è stata utilizzata, contro i sette ottenuti in altrettante partite disputate a quattro dietro. Ma perché Pisacane sta puntando su questo modulo nonostante i risultati? Personalmente non penso sia una scelta "ideologica" come quella fatta da Nicola nella passata stagione. Penso che sia tanto dovuta a un timore reverenziale per gli avversari (vedi le partite con il Napoli, dove per altro fu una scelta tattica azzeccata, e l'Inter), quanto agli infortuni. In particolare quello che ha colpito Mina.
In assenza del colombiano i tre dietro sono stati utilizzati praticamente sempre nel pre campionato. E la scelta si sta ripetendo anche in campionato. Insomma le scelte di Pisacane sembrano dipendere dalla presenza o meno di Mina. Un fatto che da una parte è comprensibile visto le qualità del colombiano. Dall'altro rappresenta un atto di paura e di sfiducia nei confronti del resto della rosa. Oltre che una delle cause principali delle deludenti prestazioni con l'Inter, a Udine e a Verona".