Pavoletti incontra i detenuti di Uta: "Non immaginavo di diventare un cagliaritano d’adozione"

Il Cagliari Calcio, con il capitano Leonardo Pavoletti, ha vissuto un’intensa mattinata nella Casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, portando un messaggio di speranza e confronto umano. Un incontro di emozioni e insegnamenti reciproci tra sport e vita. Di seguito un estratto delle sue parole riprese dal sito ufficiale del club.
"Non immaginavo di diventare un cagliaritano d’adozione – ha raccontato con emozione – ho incontrato una città e la sua gente splendida, qui sono nati i miei figli. Abbiamo passato momenti magici, altri molto difficili, sul campo con la retrocessione e le contestazioni in determinate fasi delle varie stagioni, fuori con i miei due infortuni, ma non sono mai mancati affetto e stima. Cagliari vuol dire tante cose per il sottoscritto, e oggi vivo questa giornata in modo speciale, una prima volta per me, la stavamo pensando e organizzando da tempo. Mi piace portare sostegno a chi sta vivendo una parentesi molto complicata della propria esistenza, confrontarmi con i ragazzi costretti qui dentro, abbracciarci, regalare un sorriso con un autografo e qualche parola sul mondo che c’è qui e su ciò che accade fuori è una grande occasione di arricchimento reciproco"