Pedullà: "Dispiaciuto per Belotti, stava vivendo una seconda giovinezza a Cagliari. Normale che i rossoblù abbiano sofferto contro l'Inter"

Pedullà: "Dispiaciuto per Belotti, stava vivendo una seconda giovinezza a Cagliari. Normale che i rossoblù abbiano sofferto contro l'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 21:30News
di Vittorio Arba

Tramite un video pubblicato sul proprio canale YouTube, il giornalista Alfredo Pedullà ha analizzato Cagliari-Inter di ieri sera, conclusasi sullo 0-2 per i nerazzurri, grazie alle reti di Lautaro Martinez e Pio Esposito. DI seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Molti spunti interessanti arrivano dalla giornata di ieri. Partirei dall’Inter: prove di decollo, una prestazione da sette, convincente a Cagliari. Mi spiace molto per quanto accaduto a Belotti, che stava vivendo una seconda giovinezza in rossoblù. Al di là del gol segnato, aveva accettato con grande entusiasmo la possibilità arrivata all’ultimo nelle ultime ore di mercato. Dispiace davvero, ma allo stesso tempo va detto che l’Inter ha giocato la partita giusta. Resta però il difetto di non chiuderle e, così facendo, si espone a qualche episodio sfavorevole. È normale che il Cagliari abbia sofferto un po’. Fin qui aveva fatto un ottimo avvio di stagione. Il caso – dico caso con rispetto – ha voluto che, dopo il gol di Lautaro, nonostante l’Inter potesse chiuderla, arrivasse il possibile pareggio di Folorunsho con quel legno che ha salvato i nerazzurri. Poi è arrivato il sigillo di Pio Esposito: ha ragione Chivu, merita tutte le celebrazioni.

Ha un grande futuro, ma evitiamo di trasformare ogni suo gol in una celebrazione eccessiva, come se fosse un evento raro. È un ragazzo di grande talento, che va lasciato crescere: secondo me diventerà un pilastro della Nazionale, senza dover aspettare i 23 anni per lanciarlo. Attenzione però a non montare troppo le aspettative mediatiche, perché così gli si complica solo la crescita. L’Inter adesso può chiudere bene la settimana: pensare alla Champions e poi superare la Cremonese, squadra in forma, così da cancellare buona parte del gap creato con le due sconfitte iniziali (Udinese e Juventus). Da quel momento la squadra si è rialzata e l’organico è forte. Come ha spiegato Marotta, ogni allenatore ha i suoi tempi per inserire i nuovi. A Cagliari ottimi Calhanoglu, Barella (tornato a casa) e De Vrij. L’Inter ha un organico importante e competitivo: può arrivare fino in fondo. Se vincerà obbligatoriamente non so, perché ci sono altre squadre forti, come il Napoli. Ma la prestazione in Sardegna è stata uno squillo di normalità e di forza".