Radiolina, Casini: "Preparazione intensa, ma serve più cinismo davanti alla porta"

Radiolina, Casini: "Preparazione intensa, ma serve più cinismo davanti alla porta"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 12:45News
di Giorgia Zuddas

Durante la puntata odierna di Caffè Corretto, in onda su Radiolina, Lele Casini ha analizzato la prestazione del Cagliari contro il Galatasaray, soffermandosi sulle difficoltà legate alla preparazione estiva e su alcuni aspetti tattici emersi nel corso del match. Di seguito uno stralcio del suo intervento ai microfoni di Alessandra Carta.

Hai visto la partita del Cagliari, cosa ne pensi?

"Sì, assolutamente. Mi aspettavo una partita difficile, perché stiamo parlando del Galatasaray, una squadra di grandi ambizioni, campione di Turchia, con tanti giocatori importanti, anche se molti di loro non sono neppure scesi in campo: alcuni sono stati tenuti per il secondo tempo. Detto questo, il Cagliari ha fatto la sua partita. Si vedeva che era stanco, nel senso che i dieci giorni di ritiro intenso hanno avuto il loro peso. Va considerato anche che fino a poco prima erano a Ponte di Legno, dove hanno continuato a lavorare con doppie sedute. Ieri si sono trasferiti in mattinata verso Linz, e poi hanno giocato in serata. È chiaro che in questa fase della preparazione le gambe siano pesanti, quindi è comprensibile. Qualcosa di interessante si è visto, anche se ovviamente c’è sempre da migliorare".

Cosa c’è da migliorare?

"Va detto anche che non c’erano tutti i giocatori del Cagliari: ad esempio la difesa era completamente inedita, con Deiola e Wieteska. Inoltre, in base alla fase offensiva o difensiva, cambiavano le posizioni in campo: all’inizio erano in quattro, poi si passava anche a cinque dietro. Davanti manca ancora cinismo sotto porta. Luvumbo ha sbagliato un’occasione – o meglio, il portiere ha parato, ma lui poteva fare molto meglio. C’è stato anche un palo e qualche altra situazione che non è andata bene, soprattutto in difesa. Però si sono viste cose interessanti, soprattutto per quello che ha detto Pisacane: il test serviva a mettere in pratica ciò che è stato chiesto alla squadra. Poi, se siano soddisfatti o meno, solo loro lo sanno".

Il 3-5-2 è un modulo inedito?

"No, ma ormai neanche gli allenatori danno troppa importanza ai numeri, perché le posizioni cambiano in base all’avversario e alla disposizione sia della propria squadra che di quella avversaria. È un modo di occupare gli spazi, più che un numero fisso. Per Pisacane era fondamentale vedere una squadra compatta, e da quel punto di vista, sul piano difensivo, il Cagliari si è difeso anche abbastanza bene, contro una squadra nettamente più forte".

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"Sì, ed è stata utilizzata proprio ieri durante la partita. Ha delle caratteristiche particolari, come ogni anno. Cambia la fantasia che si trova sotto, nella trama, tra il rosso e il blu. Anche la manica è diversa rispetto all’anno scorso: è divisa a metà. Sono piccoli dettagli, ma si notano".