Virgilio Perra: "Cagliari, Prati manca di personalità. Pari di Verona giunto grazie alle giocate individuali"

Virgilio Perra: "Cagliari, Prati manca di personalità. Pari di Verona giunto grazie alle giocate individuali"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:30News
di Vittorio Arba

Intervenuto nel corso della trasmissione "Rossoblù 100", condotta da Bruno Corda, Virgilio Perra ha commentato il ko del Cagliari sul campo del Verona. Le parole dell'ex tecnico - tra le altre - di Selargius, Nuorese e Atletico Calcio, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "L’unica cosa positiva è il punto che il Cagliari è riuscito a portare a casa. Ma non grazie a una reazione d’orgoglio nel finale o ai cambi, bensì per due giocate individuali: una di Obert e l’altra di Felici. Negli ultimi dieci minuti, infatti, non si è trattato di una partita “normale”: il Cagliari si è buttato in avanti in modo disordinato, senza creare vere occasioni, mentre il Verona si è chiuso basso, impaurito, limitandosi a difendere. Il Verona ha fatto due tiri in porta e due gol. Nel secondo tempo il Cagliari, di fatto, non si è mai avvicinato all’area avversaria. E parliamo di una squadra che, fino a oggi, segnava un gol ogni 315 minuti: oggi ne ha fatti due in 90 e ha persino sfiorato altri due o tre. Se non ci fosse stato Caprile — che ha compiuto tre parate clamorose — oggi parleremmo di una sconfitta pesante. Analizzando la partita, però, non si vuole fare i “criticoni”.

L’allenatore vede i giocatori tutta la settimana, sa chi sta meglio e conosce le caratteristiche di ciascuno. Tuttavia, è evidente che alcuni giocatori hanno bisogno di giocare con continuità per crescere. Su Prati, ad esempio, lo dicevo già a inizio campionato: deve fare cinque o sei partite di fila per acquisire fiducia. Oggi, però, Prati è stato impalpabile: ha toccato sei palloni in tutta la partita, tutti giocati lateralmente o all’indietro. Un regista deve avere personalità, deve prendersi responsabilità in mezzo al campo — e questo oggi è mancato del tutto. Ricordo che Ranieri, in passato, lo fece giocare anche da mezzala, e lì aveva dato risposte migliori. Oggi invece si è trovato in un centrocampo praticamente a due, con lui e Liteta (classe 2006). Folorunsho, infatti, agiva più da trequartista che da centrocampista. È chiaro che con una mediana così inesperta, anche contro un Verona modesto, diventa tutto più complicato".