Virgilio Perra: "Parma poca roba per la Serie A, Cagliari bene a difesa schierata. Folorunsho meglio più avanzato"

Intervenuto nel corso della trasmissione "Rossoblù 100", condotta da Bruno Corda, Virgilio Perra ha commentato il successo del Cagliari sul Parma. Le parole dell'ex tecnico - tra le altre - di Selargius, Nuorese e Atletico Calcio, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Primo tempo bruttino: il Cagliari cercava il giro palla, ma Zappa e Obert non hanno mai superato la metà campo, rimanendo sempre all’altezza dei centrali. Il Parma ha pressato altissimo e il Cagliari non aveva soluzioni per superare il pressing, con Prati costantemente marcato a uomo. Folorunsho? Secondo me si trova più a suo agio nel giocare avanzato, piuttosto che da mezzala, ruolo in cui si è trovato in difficoltà. Il Parma è poca roba, soprattutto in avanti: le occasioni che ha avuto sono nate tutte da errori in disimpegno del Cagliari. C’è stata una palla persa da Adopo, un’altra molto pericolosa da Mina e un’altra ancora da Folorunsho: tre errori clamorosi, non da Serie A. Il Parma, a mio avviso, è mediocre per la Serie A. Nella ripresa hanno comunque avuto un paio di palle importanti, con Obert spesso in difficoltà. Intorno al 70’ stavano facendo meglio, ma per fortuna è arrivato il gol di Felici che ha chiuso i giochi.
Parma poca roba e dietro messo male. Il Cagliari, invece, è difficile da superare a difesa schierata, con Mina a suo agio negli spazi ridotti e non a campo aperto. Zappa e Obert non superano quasi mai la metà campo: è una difesa bloccata a quattro, che in questo caso aiuta. Sarebbero serviti centrocampisti con una buona fase difensiva, cosa che Folorunsho non ha. I due terzini possono alzarsi e dare copertura, ma in quel caso Mina avrebbe avuto difficoltà a campo aperto. Il Cagliari gioca molto coperto, ma in avanti sono pochi i giocatori che attaccano gli spazi: quasi tutti vengono incontro. Gaetano gioca palla addosso, così come Esposito. Belotti, finché non entra in condizione, attacca gli spazi e si butta dentro, mentre oggi (ieri, ndr) la condizione fisica era quella che era e quindi veniva sempre incontro".