Live TC

Angelozzi: "E' stato bellissimo essere chiamato dal Cagliari. C'è una buona rosa, bisogna completarla"

Angelozzi: "E' stato bellissimo essere chiamato dal Cagliari. C'è una buona rosa, bisogna completarla"
Oggi alle 12:59Primo piano
di Maria Laura Scifo
Dai nostri inviati Cornacchia e Scifo

Con l'arrivo di luglio ha ufficialmente preso il via la nuova stagione. Così quest'oggi alle 12 il nuovo direttore sportivo Guido Angelozzi prenderà parola nella sala stampa della Unipol Domus per fare il punto della situazione. La redazione di TuttoCagliari sarà presente sul luogo e vi riporterà tutte le parole del DS: segui la conferenza stampa con noi!

Intervento del direttore generale Stefano Melis: Grazie per essere venuti così numerosi quest'oggi. Benvenuti ufficialmente a questa nuova stagione. Ho il piacere di aprire questo nuovo capitolo e dare il benvenuto a questi che saranno due protagonisti indiscutibili della nuova stagione. Lascio subito la parola al DS Angelozzi.

Parla Angelozzi: In primo luogo volevo ringraziare Tommaso Giulini e Maurizio Stirpe. Grazie a voi che siete venuti in tanti, spero di lavorare bene per questo club importante. Con il tempo mi conoscerete, sono un lavoratore di campo, per cui mi troverete sempre al campo e ci sarò in qualsiasi momento.

Si immaginava una chiamata a Cagliari? E' stato bellissimo essere chiamato dal Cagliari. Io penso che alla mia età non sia facile essere chiamato da un club come il Cagliari, per cui sono stato orgoglioso. Era un lunedì sera. Io la mattina dopo dovevo andare a firmare per un altro club, mi è arrivata questa telefonata dall'avvocato Romei, io gli ho detto subito sì. Poi ci ho riflettuto un attimo e ho detto "ma cosa ho fatto, domani dovevo andare...". Ero strafelice. Gli ho detto che se pensava fossi la persona giusta per il Cagliari, l'indomani sarei arrivato a Cagliari.

Difficoltà e paure? Sinceramente in questo momento non vedo difficoltà, ho un'energia addosso che mi farebbe scalare una montagna in due secondi. Sono venuto con tanto entusiasmo, sapendo che c'è il compito di conquistare la società, l'ambiente, tutta Cagliari e la Sardegna. Per me è un motivo di orgoglio e ci metterò tutta la passione. La mia carriera è stata costruita con tanti sacrifici, ho lavorato in piazze difficili e alla fine con il lavoro, con l'educazione, il rispetto sono sempre riuscito ad ottenere risultati e a conquistarmi le persone. 

Occasione di riscatto dopo ultime due stagioni del Frosinone? Come cambiare la mentalità del club? Le due stagioni di Frosinone, secondo me è una sola stagione che è andata male. In quella in A, il Frosinone ha fatto 35 punti retrocedendo al 94' in una partita Empoli-Roma. Era stata la squadra più giovane d'Europa e ora vedi dove giocano tutti quei giocatori. Soule, Turati, Brescianini, Zortea, Valeri... A  livello lavorativo fu una grande stagione. L'anno scorso siamo partiti per fare un campionato nei primi 10 posti, abbiamo cambiati allenatori, è stata una stagione sfortunata. Ma il Frosinone ha venduto due giocatori in Serie A, al Pisa. Le stagioni bisogna saperle valutare. Io sono venuto qua, ma il presidente ha già cambiato mentalità, perché quando affida la guida tecnica affidando la squadra a mister Fabio, la dice tutta. C'era un direttore sportivo molto bravo, Bonato, che è andato via e il Presidente ha chiamato me. Il Cagliari è strutturato da squadra importante, è un percorso che abbiamo iniziato e tutta la società è focalizzata ad andare avanti con questa filosofia. Vi racconto un aneddoto: ieri abbiamo fatto una riunione di tutto l'organigramma e i dipendenti e mi sono emozionato nel vedere tante persone attente in questo modo alla crescita del Cagliari. Sono rimasto impressionato per la crescita che sta avendo questa società, voi non ve ne accorgete, ma in altre piazze non ho trovato questa organizzazione.

Qual è stato il primo approccio con mister Pisacane? Il mister lo conoscevo da tanti anni. Doveva venire a giocare con me a Bari e poi era saltato tutto. Quando ci siamo visti, abbiamo parlato di calcio. Abbiamo più o meno le stesse idee, è stato un incontrarsi piacevole. A tutti e due piacciono i giovani, per cui per il percorso che andiamo ad affrontare dobbiamo avere pazienza. Chiediamo di seguirci, se ci seguite faremo bene tutti quanti.

Cosa le ha chiesto il Presidente nella costruzione della squadra? Mi ha detto di cercare di tenere più giocatori possibile dell'asse portante e migliorare qualcosa. Ma è un discorso che facciamo tra presidente, allenatore e direttore: siamo un trio forte. In più ci sono gli altri componenti della società che sono con noi. Cercheremo di fare il bene del Cagliari, non dirò mai che andiamo a prendere Tizio, Caio e Sempronio. Ma cerchiamo di migliorare la struttura importante. La società ha fatto un investimento che sinceramente non ho mai visto. Dobbiamo stare attenti per fare un calcio sostenibile nel tempo e qualche volta si deve sacrificare qualche giocatore per mettere a posto la società. Il Presidente è da solo, non è che c'è un gruppo, fondi americani che magari scappano. Qui c'è una persona sola che fa di tutto per far crescere il Cagliari. Non ho visto mai un Presidente così presente a 360° che ci tiene in un modo pazzesco al Cagliari. Mi ha chiesto lavoro, rispetto delle persone, migliorare la squadra, avere un grande rapporto con i tifosi che sono il bene del Cagliari. A loro dobbiamo dare piacere e voglia di venire allo stadio.

Manca una settimana al ritiro, ci saranno movimenti di mercato in questi giorni? Stiamo lavorando per cercare di far uscire qualcuno e far entrare qualche altro giocatore. Ci sto lavorando, spero che arrivi qualcosa prima dell'inizio, ma non deve essere un assillo. Il Cagliari ha una buona rosa, bisogna completarla.

Quali saranno le concorrenti per la salvezza? Fare nomi di squadre che lottano non mi piace. Il campionato di Serie A è difficilissimo. Io penso al Cagliari e sono convinto che possa fare un grande campionato. L'obiettivo principale è sempre la salvezza, dopo la salvezza si possono fare altri discorsi. E' un campionato durissimo perché sono salite delle squadre che hanno potenzialità economiche da poter investire nel mercato.

Si cerca un rimpiazzo per Makoumbou? Ha risposto il mister per me. Stiamo lavorando per cercare di migliorare questa squadra che per noi è una buonissima squadra. Giocatore simile a Makoumbou? No, un centrocampista che sappia fare tutte e due le fasi e che abbia le caratteristiche per quello che vuole il mister.

Giocatori esperti in aiuto per i giovani? Ne ha già. Faccio un nome, Pavoletti: ha esperienza, ha passione, Deiola, Mina, Luperto e poi ci sono altri giocatori che sono giovani ma hanno fatto campionati e carriere. E' una squadra che ha una base forte che noi dobbiamo essere bravi a completare. Poi il Mister ci darà grande soddisfazione.

Qual è l'errore della retrocessione del Frosinone che il Cagliari non dovrà compiere? La partita Cagliari-Frosinone 4-3... Sono cose inimmaginabili. E' capitato al Frosinone, al Milan... Bisogna lavorare per non farli capitare, ma nel calcio può succedere. Dopo quella partita siamo andati a Torino per la Coppa Italia e abbiamo vinto. Sono momenti che succedono nel calcio, dobbiamo essere bravi noi. Ma se si va a vedere nella storia calcistica ce ne sono tanti. Faccio un altro esempio, Cagliari-Bari. In casa il Cagliari doveva perdere, andati a giocare lì, meritava più il Bari. E' entrato San Pavoletti e al 94' ha segnato. Il bello del calcio è quello. Non c'è una medicina: in certi momenti c'è la magia di una squadra, quella la dobbiamo accettare.

Sente più gioia di essere venuto a Cagliari o voglia di cogliere questa occasione? La gioia già è passata. Sono con il pensiero di fare bene, cercare di partecipare. Noi siamo tutti quanti concentrati, dal Presidente a tutti i settori, tutto quello che devo fare assieme ai miei collaboratori ci stiamo lavorando e cercheremo di soddisfare tutti quanti.

Dal settore giovanile e dai prestiti chi verrà valutato in ritiro? Ha risposto benissimo il Mister, Idrissi e Veroli hanno fatto già dei campionati importanti. Gli diamo la possibilità di esprimersi.

Tra dieci giorni si parte in ritiro, quanto le valutazioni influiranno sul mercato? Stiamo lavorando per cercare di fare arrivare qualcuno il prima possibile. Può arrivare domani, tra una settimana. Io non ho fretta, vado con i ritmi giusti. Abbiamo dei giovani interessanti, i grandi li conosco tutti, i giovani no, voglio capire cosa possono dare e cercheremo di migliorare la squadra.

Zortea potrà essere uno dei tasselli principali di questo Cagliari? E' un giocatore forte su cui la società ha fatto un investimento importante. Se c'è qualche offerta la valutiamo, ma la nostra intenzione è quella di tenere quasi tutti. Dopo ci sono le offerte, i pareri dei calciatori. A me i giocatori che si lamentano non piacciono, chi sta a Cagliari deve stare con la voglia e la passione di vestire questi colori.

13.00 - Termina la conferenza stampa