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Pisacane si presenta: "Cagliari sempre stato un punto di arrivo. Ho una sana paura"

Pisacane si presenta: "Cagliari sempre stato un punto di arrivo. Ho una sana paura"
Oggi alle 12:56Primo piano
di Maria Laura Scifo
Dai nostri inviati Cornacchia e Scifo

Con l'arrivo di luglio ha ufficialmente preso il via la nuova stagione. Così quest'oggi alle 12 il nuovo tecnico della prima squadra Fabio Pisacane prenderà parola nella sala stampa della Unipol Domus per fare il punto della situazione. La redazione di TuttoCagliari sarà presente sul luogo e vi riporterà tutte le parole dell'allenatore: segui la conferenza stampa con noi!

12.11. Inizia la conferenza

In questi giorni hai pensato al tuo passato quando eri giocatore, ed oggi sei allenatore?

"Ogni anno che ho passato qui dentro sono stato accompagnato da voi, avevo una voglia di rimanere sempre più grande. Cagliari un punto di arrivo, lo è sempre stato".

Di cosa hai paura alla vigilia del tuo primo campionato da allenatore in Serie A?

"Paura? E' un sentimento che sta in ognuno di noi. Una sana paura ci deve essere, ho temuto di non essere all'altezza, anche quando mi avevano affidato la primavera. La paura è scemata giorno dopo giorno. Ripeto, ho una sana paura". 

Hai sempre detto di voler formare giocatori per la prima squadra: quanto sarà difficile cambiare la mentalità di una piazza che si è spesso basata su elementi di esperienza?

"Ci vorrà tanta pazienza. Quando si decide di un abbracciare un progetto del genere è normale che ci voglia. Questa squadra ha già determinati elementi  e dovremo continuare su questa mentalità. VOglio dare continuità a questo progetto dei giovani. Provo un forte attaccamento per i nostri colori ed i nostri tifosi. Nel calcio, però, conta ciò che si ottiene. Ringrazio i tifosi per come è partita la campagna abbonamenti, mi auguro possa crescere. Non prometto nulla se non quello di servirmi e non servirmi del Cagliari. Questa dev'essere la frase simbolo. Dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi".

Come valuti il passaggio dalla teoria del corso alla pratica del campo?

"Il Corso Uefa Pro mi ha lasciato tanto, specie nei confronti con collegi che stimo. GIà quando giocavo mi sono portato avanti negli studi, questo mi ha permesso di incrementare le conoscenze giorno dopo giorno. Ho cercato di scegliere uomini che possano darmi una mano a livello umano anzitutto. Ho voglia di imparare, ho ambizione e non sono venuto a fare il Guardiola. Se a questo aggiungiamo idee, possiamo fare belle cose. Sono felice di avere al mio fianco Angelozzi, è la persona giusta che potrà accompagnarmi nel migliore dei modi".

Hai già avuto modo di studiare la squadra? Come giocherà?

"Ho avuto la fortuna di crescere grazie a Ranieri e Nicola. E' una squadra che ha usato due vestiti in particolare. La mia idea è di valorizzare i giocatori nella loro posizione. Il concetto del modulo è superato, serve a capire più come vuoi difendere. I principi saranno quelli, vogliamo costruire un'identità".

Gaetano e Prati come li valuti e quali sono le posizioni a loro più congeniali?

Gaetano è un giocatore che ha bisogno di non sentirsi imprigionato in vincoli tattici. Cercheremo di valorizzarlo e responsabilizzarlo. Idem Prati, è un giocatore che non ha espresso il suo reale valore. Spero possa farlo quest'anno".

E' partito Makoumbou: si cercherà un suo sostituto?

"Antoine ha dato un grosso contributo. Assieme agli altri che sono andati via vanno ringraziati, idem il tecnico Nicola. Ci stiamo operando per non farci trovare impreparati al riguardo".

Come possono crescere i ragazzi che devono fare il grande salto?

"Vanno agevolati cercando di metterli in condizione di farli sbagliare, avendo pazienza. In primavera hai 20 anni, alcuni a quell'età giocano già in Champions. Mi porrò in prima persona per farli crescere".

Cosa ti hanno detto i ragazzi quando hanno saputo della tua promozione?

"In tanti mi hanno scritto ed altri ho incontrato. Ma nulla di nuovo: il mio rapporto con loro è consolidato. I social? Ho voluto staccare un po' a far data dalla mia ufficialità. E' una scelta che ho fatto io". 

Il presidente Giulini ha citato alcuni giovani come Idrissi, Veroli e Cavuoti. Avete già le idee chiare su quali giovani saranno con voi?

"Di certo Idrissi e Veroli hanno già fatto un'esperienza tra i grandi e staranno con noi. Liteta e Vinciguerra li conosco bene e potranno stupire, dare anche ragione al sottoscritto. Direi che saranno dei giocatori che ci serviranno in ritiro. Ci saranno anche elementi che avranno bisogno di tempo". 

Un pensiero per Diogo Jota.

"Sono sconvolto, lascia tre figli. Ci uniamo al dolore per questa tagedia e siamo vicini alla famiglia". 

Cosa porti dalla tua esperienza con la primavera?

"Voglo costruire qualcosa. E' banale parlare del passato. Ci aspetta una missione delicata, cercheremo con umiltà di metterci a disposizione dei ragazzi".

12.56. Fine della conferenza