CAPRILE a L'Unione Sarda: "Mai forzato per andar via. Siamo sulla strada giusta, intanto salviamoci. Che sorpresa Kiliçsoy"

CAPRILE a L'Unione Sarda: "Mai forzato per andar via. Siamo sulla strada giusta, intanto salviamoci. Che sorpresa Kiliçsoy"TUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari

Il portiere del Cagliari, Elia Caprile, ha rilasciato una lunga intervista a L'Unione Sarda. Un estratto della sua chiacchierata con Fabiano Gaggini sintetizzata da TuttoCagliari: 

Sulla sfida di Napoli: "Quanto ho dormito dopo Napoli-Cagliari? Poco. Per quanto fossimo tutti consapevoli di aver fatto una grande prestazione contro una squadra che solo pochi mesi fa si è rivelata la più forte del campionato. A caldo, ti rimane impressa la sconfitta, mancava così poco. Poi i giorni passano, ci ripensi. Diciamo che serve il giusto mix. Devi essere arrabbiato perché si è persa una partita ormai finita, ma anche consapevole che con queste prestazioni, i punti arriveranno». Quante volte abbiamo rivisto l'azione del gol? Abbastanza. Da soli, insieme. Anche per capire cosa si poteva fare meglio, a livello individuale, a livello di squadra. Però è un episodio passato, siamo proiettati sul Parma. Se mi sento più veronese o più napoletano? Cinquanta e cinquanta".

Caprile traccia un bilancio dopo queste prime due giornate: "Abbiamo fatto bene. Dalla gara con l'Entella in poi siamo in crescendo. A Napoli si sono visti dei passi in avanti. Siamo sulla strada giusta".

Sulla sfida col Parma: "Lo scontro diretto col Parma è il primo vero banco di prova per noi? Tutte le partite lo sono. Affrontiamo una squadra che potrebbe giocarsi la salvezza con noi, certo. Ma dobbiamo e vogliamo pensare di ottenere punti contro chiunque".

Sulla sua permanenza a Cagliari: "Quando sono stato riscattato, ero convinto che poi sarei rimasto al Cagliari? Io non ho mai forzato la mano per andare via. Ci sono stati degli interessamenti, però il Cagliari ha fatto uno sforzo economico per tenermi qua. E da quel momento, mi sono concentrato solo sul Cagliari. Non mi sono mai permesso nemmeno di chiedere a qualcuno se ci fossero novità. Rimpianti per come è andata l'esperienza a Napoli? No. Io cerco di dare il massimo sempre, poi ci sono esperienze che vanno bene e altre no. Ho dato tutto, il mister ha fatto scelte diverse. Ma ho imparato tanto. Ho imparato da Conte, ho imparato da Meret, ho imparato dalla squadra. Non posso che parlare bene di quei sei mesi a Napoli. Al Cagliari devo tanto perché mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco e di tornare a essere protagonista".

Sul lavoro con Pisacane: "Come cambia il ruolo del portiere con Pisacane? «La prima cosa che ti chiede mister Pisacane è di parare, come chiedeva mister Nicola. Vuole che si giochi un po' di più dal portiere. Ma a entrambi interessa che il portiere pari e che si vincano le partite".

Sulle prospettive della squadra: "Come cambiano, invece, le prospettive del Cagliari dopo il cambio di allenatore e un mercato movimentato? Siamo tutti consapevoli che l'obiettivo è quello di salvarsi. Ottenuta la salvezza, potremmo eventualmente pensare a puntare a qualcos'altro".

Quindi elogia il neo acquisto Kiliçsoy: "Tra i nuovi acquisti c'è qualcuno che mi ha sorpreso? Semih Kiliçsoy. Intanto mi piace come si pone, come persona. Poi è un giocatore di qualità. E se gli verrà dato tempo, cosa che succederà sicuramente qui, potrà regalare tante soddisfazioni ai tifosi".