Cerchione a TuttoCagliari Live: "Cagliari con la mente libera e da affrontare con umiltà, Napoli in difficoltà. Conte? Con lo Scudetto potrebbe andare via"

Gradito ospite della puntata odierna di TuttoCagliari Live, in onda sui nostri canali social, il direttore di 1 Station Radio Luca Cerchione, ha presentato la sfida che attende venerdì sera il Napoli, che ospiterà il Cagliari.
Possiamo dire che c'è un'altra atmosfera rispetto all'era Spalletti?
"Allora, nell'era Spalletti c’era la consapevolezza di essere stati palesemente più forti per tutto l’arco della stagione. Forse c’era anche un po’ di rammarico, da come andò la Champions League. Con Antonio Conte è stato uno strenuo campionato offerto. Sicuramente passerà alla storia, nel bene e nel male, come il campionato delle difficoltà: tanti infortuni, una cessione importantissima… C’è chi continua a dire che questa è una stagione che sa di miracolo, però francamente non sono d’accordo. Questa è la stagione della maturità del club, un club che ha investito su Conte e sul suo staff, nonostante i paletti economici. Ha speso 150 milioni di euro sul mercato. Sentirsi dire che “è ancora poco” è ingeneroso".
Considerato il momento fisico del Napoli. Che ne pensi del contesto ambientale?
"Mi correggo anche su quanto detto prima: l’avversario è il Cagliari, che ha raggiunto una salvezza importante, con una giornata d’anticipo. Verrà a Napoli con la mente libera. Questo si aggiunge al fatto che il Napoli ha incontrato grosse difficoltà nelle ultime uscite e non è mai stato veramente brillante in questa stagione. Anche il Genoa era in una situazione simile, e abbiamo visto com’è andata. Gli addetti ai lavori sono molto preoccupati da questa partita. Il tifoso ormai vede lo scudetto quasi scontato. Io non mi sento di dire che sia scontato. Sono certo che ci sarà una grande prestazione dei partenopei contro il Cagliari. Il livello tecnico è evidente, altrimenti la classifica direbbe altro. Ma il Cagliari è una squadra da affrontare con umiltà e concentrazione. Lo abbiamo visto anche con il Genoa: squadra giovane, già salva, che non ha nulla da perdere e vuole mettersi in mostra".
Ci sarà Neres e quindi un ritorno alla vecchia impostazione? Oppure sarà confermato Raspadori, con il 4-4-2? Pensi che Buongiorno e Lobotka possano recuperare almeno per la panchina? O alla fine si riuscirà a metterli dal primo minuto?
"Da quello che mi risulta, i due hanno finito la stagione. Lo scrivo ormai da settimane. Per Buongiorno c’è stata una ricaduta dell’infortunio muscolare, già avuto nella gara contro il Torino. Non era necessario impiegarlo per 90 minuti in quella partita, e la gestione poteva essere diversa. Lobotka, invece, era appena rientrato da un infortunio e poi ha subito una distorsione alla caviglia. Due situazioni da gestire meglio. Oggi Conte sembra orientato su alternative. Ovviamente ci sono ancora due giorni: parlerà il mister, domani alle 14:30 e sapremo di più. Mi dicono che Juan Jesus sia sulla via del recupero. Vedremo se potrà partire titolare. Davanti potrebbe esserci Raspadori, ma non sappiamo quanti minuti abbia. Anche lì, ci sono dubbi".
Una domanda sul futuro. Conte rimane? E se non dovesse rimanere, è vero che Allegri è la prima scelta?
"Vi posso dire per certo che c’è sintonia e intesa totale tra De Laurentiis e Conte, sul piano lavorativo. Poi è chiaro: per quanto possano andare d’accordo, il lavoro è un’altra cosa. Il tentennamento del mister ha messo in allarme il presidente, che due anni fa si ritrovò senza Spalletti dopo lo scudetto. De Laurentiis è una persona intelligente, non si farà trovare impreparato. Allegri è sicuramente uno dei profili valutati, ma non è l’unico. Si parla anche di Vincenzo Italiano, Raffaele Palladino e Domenico Tedesco, ex CT del Belgio. Chi dice che ci siano tensioni tra Conte e la società per la cessione di Kvaratskhelia a gennaio sbaglia: i rapporti sono ottimi. Sul futuro, vedremo. Io lo dico da febbraio: Conte potrebbe lasciare solo se ci fosse una discrepanza forte sulla visione degli investimenti. È chiaro che lui farà richieste importanti. Ma bisogna ricordare che il Napoli ha già speso 150 milioni l’estate scorsa. Pensare di spenderne altri 200 senza cedere nessuno dei big è poco realistico. La situazione potrebbe già essere decisa".