ESCLUSIVA TC - ALESSANDRO BUDEL: "Il Cagliari, se avesse spinto un po' di più sull'acceleratore, avrebbe scalato qualche posizione in classifica. Ma l'annata va considerata positiva. In estate prenderei degli esterni offensivi talentuosi"

L’ex centrocampista del Cagliari Alessandro Budel, oggi commentatore tecnico per DAZN, ai microfoni di Tuttocagliari.net traccia un bilancio generale della stagione vissuta dalla squadra rossoblù e indica con precisione e lucidità i reparti che, a suo giudizio, andranno prioritariamente rafforzati nel corso della campagna acquisti estiva ormai alle porte.
Alessandro, come giudica nel complesso il campionato disputato da Luperto e compagni? Il raggiungimento dell’obiettivo configura una stagione sostanzialmente positiva o, alla luce delle tante sconfitte subite – di cui ben nove all’Unipol Domus – sarebbe stato possibile (e auspicabile) fare qualcosa di meglio?
“Beh, è vero che la quota salvezza negli ultimi anni si è sensibilmente abbassata, rendendo se vogliamo più ‘facile’ tagliare il traguardo. Ma una stagione coronata dal raggiungimento anticipato dell’obiettivo fissato lo scorso agosto non può che essere considerata positiva. Magari i rossoblù, se avessero spinto un po’ di più sull’acceleratore, avrebbero raggiunto una posizione di classifica un tantino migliore. Su questo posso essere d’accordo.”
Lei ha seguito diverse volte il Cagliari quest’anno. A suo avviso in quali reparti è più urgente intervenire per puntellare la rosa e renderla più competitiva in vista del prossimo campionato? È sotto gli occhi di tutti che la squadra di Davide Nicola ha subito parecchi gol e, per contro, ne ha segnati meno rispetto a quanti sarebbe stato lecito aspettarsi…
“Io credo che il Cagliari sia migliorabile soprattutto sulle fasce, dalla cintola in su. Servono esterni offensivi in grado di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica in attacco. Quest’anno la catena di destra, con Zappa e Zortea, ha dato solidità alla squadra, ma secondo me alla lunga in serie A c’è bisogno di giocatori con caratteristiche diverse. Penso che Zortea dovrebbe tornare a giocare più basso, a meno che il Cagliari non venga schierato a cinque dietro. Ma se si vuole puntare su un classico 4-4-2 è indispensabile avere esterni alla Luvumbo, che sanno puntare l’avversario e creare i presupposti per mandare in gol gli attaccanti. Soprattutto a destra manca un elemento con queste prerogative. Per il resto ritengo che quella isolana sia una compagine abbastanza completa: Piccoli è una pedina importante e deve assolutamente rimanere. Forse bisognerebbe concedere un po’ più di spazio a Gaetano, che ha dimostrato di poter fornire un contributo importante ma che, al contempo, deve ancora trovare la sua dimensione in serie A.”
Non sarebbe utile anche un attaccante da affiancare a Roberto Piccoli, fermo restando che Luvumbo quest’anno ha agito più da esterno che da seconda punta?
“Sì, sarebbe importante. Immagino un attaccante con caratteristiche da seconda punta in grado di integrarsi al meglio col centravanti bergamasco. In ogni caso un’alternativa là davanti è assolutamente necessaria.”
Questione-portiere: è prioritario riscattare Elia Caprile o, ricordando che Scuffet tornerà in Sardegna dopo l’esperienza partenopea, la società rossoblù potrebbe costruire il Cagliari del futuro attorno a un altro estremo difensore?
“Caprile in questo campionato ha fatto veramente la differenza. È stato determinante per il conseguimento della salvezza e, in ragione di ciò, sarebbe un gran peccato perderlo a giugno. Molto ovviamente dipenderà dal budget a disposizione del Cagliari, ma se fosse per me lo confermerei senza alcuna esitazione.”