Giulini: "Pisacane? Era il suo momento. Abbiamo pensato ad Angelozzi dopo Napoli. Soci investitori? Negli ultimi 5 anni ci hanno approcciato 24-27 soggetti"

11.00 - Dopo i primi annunci relativi ai riscatti e all'arrivo del nuovo direttore sportivo Angelozzi, oggi ci sarà un altro tassello che avvicina la stagione del Cagliari ai nastri di partenza. Alle 11.30 si terrà la conferenza stampa del presidente Tommaso Giulini nella speciale location di Palazzo Tirso. La redazione di Tutto Cagliari.net sarà sul posto e vi riporterà tutte le parole. Segui la diretta con noi!
11.36 - Comincia la conferenza stampa del presidente Tommaso Giulini
Ci tenevo a fare un passaggio sulla scorsa stagione e i dovuti ringraziamenti per una stagione positiva per il Cagliari. Con Mister Nicola siamo arrivati all'obiettivo abbastanza velocemente, ma ci siamo trascinati fino a fine campionato. Tutto sommato una stagione dove gli aspetti positivi sono maggiori rispetto ai negativi. Abbiamo valorizzato tanti ragazzi e tanti giovani, tanto che tre li abbiamo riscattati. E' stata una stagione di consolidamento, sapete che venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri è sempre complicato. Riuscire a vincere questa sfida credo che sia motivo di merito e che Mister Nicola ne sia orgoglioso. Ci tengo a ringraziare lui e lo staff per quello che hanno fatto nella scorsa stagione. Dopo Venezia è partito, poi ne parleremo, una nuova era anche perché il calcio è drammaticamente cambiato. Il direttore Bonato ci ha accompagnato in questi due anni e mezzo facendo pochi errori. Errori ne faremo sempre, li farà anche il direttore Angelozzi, ne farò io e voi, ma Bonato ne ha fatti pochi. Ma ci ha più che aiutato al raggiungimento di due salvezze grazie agli inserimenti di Mina e Gaetano con Ranieri e Caprile con Nicola. Sono state quelle pedine fondamentali. Avrebbe potuto esserlo anche Coman, lo sappiamo che veniva con un problema alla caviglia che si è trascinato per sei mesi. Altrimenti vi assicuro che Coman sarebbe stata un'altra perla del mercato di gennaio.
I giocatori che non sono stati rinnovati: vorrei parlare di Viola che è tra coloro che ha cambiato drasticamente lo spogliatoio. E' venuto anche negli Stati Uniti, rimane la grande riconoscenza per le opere d'arte che ci ha fatto vedere. Stamattina ho avuto modo di salutare Tommaso Augello, mi faceva piacere ringraziare anche Palomino per il contributo dato anche allo spogliatoio e Jankto che è sempre stato positivo e si è sempre allenato con grande professionalità. Vorrei concludere con un passaggio con i tre più grandi che ci portiamo nella prossima stagione. Pavoletti e Deiola trascineranno anche l'anno prossimo lo spogliatoio e volevo ringraziare anche Yerry Mina che ha scelto Cagliari e credo che sarà la sfida più grande del duo Angelozzi-Pisacane, perché MIna è un giocatore diverso, da altri palcoscenici ma che ha bisogno di essere gestito al top. Sono sicuro che anche in campo verrà gestito ancora meglio perché ci può far fare un salto di qualità importantissimo e lo voglio ringraziare per aver scelto Cagliari.
Voglio ringraziare anche i tifosi, anche con quel filo di contestazione necessaria, senza di loro non ce l'avremmo fatto e sono felice di vedere che anche loro apprezzano il lavoro di questi anni. Oggi siamo al terzo giorno della campagna abbonamenti e abbiamo superato tutti i record delle ultime stagione.
Perché sostituire Nicola e Bonato e puntare su Pisacane? Era il momento di Pisacane. Questo è il suo momento e non ci potevamo permettere di perderlo. Lo ha dimostrato in questi due anni con il settore giovanile, la sua capacità, la sua fame. Non c'è un perché, è il suo momento. Crediamo che all'interno del nostro percorso di crescita, investimenti mirati, ragazzi giovani motivati: la scelta dell'allenatore riguarda la strategia degli ultimi tre anni. Non volevamo rischiare che andasse ad allenare da un'altra parte. Dovrà dimostrare, ma come dovranno fare tutti gli allenatori che su certi palcoscenici sono alle prime armi. Ma se uno parla di modello identitario e poi non premia chi ha fatto bene a livello di settore giovanile, poi perde di credibilità. Pisacane lo volevano tutti dentro il club, tutti hanno capito le sue potenzialità ed è l'ultimo passo per il nostro modello identitario, quindi è tutta la società a spingerlo per aiutarlo. Così come Angelozzi, direttore più esperto per poter affiancare Fabio non c'era. Sono convinto di aver fatto la miglior scelta disponibile. Bonato? Era convinto anche lui di cambiare, ma non sembrava sposare questa scommessa e quindi ci è sembrato giusto separarci da uomini veri.
Soddisfatti dell'ambiente e di quello che si dice? Io credo che i tifosi abbiano sempre diritto di sognare e abbiano sempre ragione. Anche io sogno, ma non posso illudere. Io continuo a sognare e lo faccio con Pisacane, con questa rosa giovane. Ma non posso illudere. Il calcio è totalmente cambiato ed è un'illusione diversa rispetto al sogno. E' il calcio dell'Arabia Saudita, il Medio Oriente sta emergendo, in America è cambiato il mercato, in Italia sono arrivate tante proprietà straniere. Poi Super Champions, Mondiale per Club portano i soldi altrove. Oggi avere piazze come Lecce e Cagliari con delle proprietà italiane, attaccate al territorio che cercano di sbagliare il meno possibile, su cui dobbiamo essere più bravi di tutti. Se ci riusciremo forse scaleremo anche qualche posizione in classifica. Spal? In tribuna rossa, l'abbonamento i ferraresi lo pagavano 5mila euro e avevano 1000 posti vip. Sai a quanto li vendiamo i posti vip? 2000 e facciamo fatica a venderne 60. Il potere d'acquisto tra Ferrara e Cagliari è diverso. Avere un'isola e il Sud rappresentato in Serie A è tanta roba. Non deve però mai morire il sogno di fare qualcosina in più. Lo ha fatto il Bologna, lo ha fatto l'Atalanta con Gasperini. Però il calcio è veramente drasticamente cambiato. La salvezza è il nostro scudetto, è fisiologico, ma vogliamo continuare a sognare ma non illudere.
Valore reale del Cagliari (in classifica)? I riscatti vanno nella direzione di provare ad alzare l'asticella? Con questi tre riscatti vogliamo dare lo stesso messaggio con Simeone, Nandez e Rog, anche se lì non andò poi bene. Sono un grande impegno per la società, vogliamo provare a fare meglio e poi i numeri non sbagliano mai. Sono estremamente orgoglioso di aver fatto 10 anni su 12 in Serie A ed essere il presidente con la percentuale di anni in A più alta. Uno può sognare con un modello e una programmazione dei valori. Come ha fatto il Barcellona o il PSG? Hanno puntato sulla cantera, hanno pressato, sudato e versato sudore. Il calcio è talmente cambiato che il PSG per vincere la Champions non compra Mbappe, ma lo vende. Noi se siamo bravi, con questo rilancio che abbiamo fatto quest'anno, possono aiutare ad alzarci.
I tre riscatti e il mercato? Non faccio trading di giocatori, quando mi è stato proposto di vendere Barella l'ho tenuto un altro anno, Nandez l'ho trattenuto qui perché serviva. Poi al mercato non si pongono mai limiti. Se arrivano offerte irrinunciabili e i ragazzi spingono per andar via, ce ne faremo una ragione. Oggi secondo me i ragazzi hanno bisogno di un altro anno importante. Ho detto a Elia: sogno di fare la stessa operazione che ha fatto l'Empoli con Vicario. Se Elia avesse un giorno ambizione di andare via da Cagliari, e faccio un esempio per tutti e tre i riscatti, quella può essere la strada. Poi se dovesse arrivare l'Arsenal con 25 milioni di pounds, allora cercheremo un altro portiere.
La situazione dei tre riscatti - La situazione che ci ha permesso di riscattare i giocatori, il dottor Catte ci ha lavorato per mesi. Sono delle tematiche che mese dopo mese abbiamo dovuto superare per arrivare a fare questi riscatti. Innanzitutto quindi ringrazio lui per tutto l'enorme lavoro. Sicuramente qualche altra operazione dovremmo farla, oggi abbiamo annunciato la cessione di Hatzidiakos, ma vogliamo costruire una squadra importante. L'equilibrio dell'essere più bravi degli altri è quello che cerchiamo. Cerchiamo di tenere il più possibile i giocatori più forti. Pisacane? Darà sicuramente lustro a tanti ragazzi giovani che hanno fame e che vogliono dimostrare. Spero che ragazzi come Obert e Luvumbo possano avere più minuti, Prati, Veroli che torna. Sicuramente vorrà portare in ritiro qualche giocatore della primavera in ritiro. Ha voluto tenere in rosa Idrissi dietro Obert, credo voglia partire anche con Cavuoti in rosa. E' un allenatore che potrebbe premiare tutto questo lavoro di programmazione. Avrà bisogno anche lui di una dose di esperienza in campo, poi a breve faranno una conferenza stampa insieme e quindi domande sul modulo si potranno fare a loro. Penso la faranno a breve, forse già settimana prossima.
Conferenza stampa di oggi un segnale? Sarà il direttore a presentare l'allenatore. Io oggi sono qui per ribadirvi che post Venezia non è cambiato nulla. Noi andiamo avanti per la nostra strada e cercando di costruire un modello sempre più identitario. Grazie ai ragazzi e a mister Ranieri, siamo riusciti poi a sostituirlo con un allenatore che ha valorizzato il percorso. Il settore giovanile è migliorato e ha ottenuto risultati ancora migliori. Siamo riusciti a prendere sempre più giocatori attaccati alla maglia. Spero di potermi godere le partite e non dover intervenire ulteriormente, però credevo fosse giusto quando cambi sia allenatore che DS venire a parlare.
Nuovo stadio? C'è un po' di frustrazione, anche se i passaggi sono molto chiari. Adesso il prossimo passaggio dovrebbe essere ai primi di luglio. Speriamo che questa cosa si risolva e poi ci sarà il passaggio ulteriore della conferenza dei servizi decisoria per dare l'ok alla procedura. Chiaro che questo dilatare i tempi un po' scoccia e mi fa pensare che non so se accadrà di poterlo inaugurare io come presidente del Cagliari. Non so se tra 4-5 anni sarò ancora presidente, ma più questa cosa va in la e più aumenta l'amarezza del fatto che quando accadrà magari non ci sarò, ma preferisco rimanere ottimista.
Come è nata l'idea di Angelozzi? E' un po' che ci pensavamo, già dopo Napoli mi sembrava abbastanza chiaro che l'idea del direttore Bonato fosse di sostituire Nicola con un allenatore esperto. Quindi abbiamo iniziato a fare qualche ragionamento. Mi ero organizzato con l'avvocato Romei, anche per uscire dallo stadio. L'idea Angelozzi è nata lì, abbiamo cercato di individuare un profilo italiano di grande esperienza che potesse affiancare la scelta Piscane. Poi dopo sono domande che farete a Guido. La cosa bella è che questa volta non abbiamo fatto nessun altro colloquio. Il sì è arrivato abbastanza velocemente. Aveva altre offerte, ma rapidamente ci ha detto di sì forse per il fascino dell'isola. Ringrazio il presidente Stirpe che stimo e che mi ha concesso la possibilità di approcciarlo.
Passo in avanti - Ho la sensazione che la risposta sia positiva. Credo che all'interno della società, se tutti lavorano per il noi, non si possono non fare dei salti in avanti. La fortuna da Ranieri in poi è che abbiamo eliminato persone che pensavano a promuovere loro stessi. Ti parlo di tutto ciò che ruota attorno alla squadra. C'è chi è molto attaccato alla maglia e chi lavora per la società e non per se stesso: abbiamo aumentato quella percentuale. Chiedo ai tifosi di avere fiducia in noi, nella squadra. Sono valori di cui abbiamo bisogno per fare un
Primavera e prima squadra - Fabio ha voluto portare su tutta la preparazione atletica del club, è stata una scelta molto forte. La famiglia Cagliari parte proprio anche da queste scelte.
Investimenti per i riscatti ed eventuali soci? Siamo in una situazione in cui dopo il Covid siamo riusciti a mettere i conti a posto, recuperare quella solidità ed è grazie a questo che siamo riusciti a fare questi tre riscatti. Fino ad oggi non c'è nessuna chiacchierata in chiusura con eventuali soci. Spero che queste ultime deadline per lo stadio siano reali e che veramente entro Natale si possa partire con il bando per costruire lo stadio.
Come mai in questi anni non si è mosso nulla su nuovi investitori nel Cagliari? Io credo che non sia stata semplice la successione di Garlone alla Sampdoria, non sia stata semplice la successione di Marino all'Olbia. Massimo mi disse una volta una cosa, che sperava di lasciare la società ad uno che la curasse come lui e che la tenesse in A. Ecco io ci vorrei riuscire. Un gruppo solido, con radici che abbia realmente voglia di far fare lo step al Cagliari. Ho fatto fare una lista, negli ultimi 5 anni ci hanno approcciato 24-27 soggetti: il problema è che l'affidabilità, il radicamento sociale, la volontà di tenere il Cagliari in A e non fare solo player trading sono caratteristiche complicate da trovare in un investitore. Ma questo è il motivo reale perché l'investitore non c'è.
Appeal del Cagliari incide sulla mancanza di investitori? Credo che se l'amministrazione pubblica si desse una mossa e riuscisse a completare il bando, non vedo il Cagliari inferiore a Verona o Udinese. Noi come numero di tifosi e simpatizzanti facciamo Genoa e Samp messe insieme. Chiaro che ci sono tanti problemi, come i trasporti, le industrie che chiudono, PIL più basso, ma possono essere compensati dalla solidità della società, la coerenza, il campo. C'è da lavorare e tanto e se lavoriamo bene, anche l'appeal aumenta. Su questo non sono preoccupato.
Su quale giocatore scommette Giulini? Domanda difficile. Preferisco rispondere quello che ho già detto: abbiamo un giocatore da altri palcoscenici che va gestito bene nella sua esuberanza (Mina ndr), nella sua leadership. Credo che se questo giocatore ha scelto Cagliari, adora i tifosi del Cagliari, sia la più grande sfida per allenatore e direttore. Lui ci può far fare il salto di qualità.
Chiude il presidente: Il 2 di Agosto giocheremo il primo trofeo Gigi Riva della storia contro il Saint Etienne contro cui Gigi fece l'esordio in Coppa Campioni. Cambieremo squadre nei prossimi anni, ma saranno sempre legate alla storia di Gigi. Saranno due giorni di festa in cui potremo onorare Gigi. Ringrazio Riva e Pitzianti che ci aiuteranno a pianificare tutta una serie di eventi intorno alla partita. Ci saranno dei talk, uno scultore sardo emergente che sta lavorando al trofeo.
Termina la conferenza stampa