UN MIRTO CON... NEDO SONETTI: "Approvo la scelta della società di puntare su Pisacane come tecnico della prima squadra. Dobbiamo dare ai nostri giovani l'opportunità di maturare e di diventare grandi, sia in campo che in panchina"

Nedo Sonetti, a più riprese allenatore del Cagliari negli anni Duemila, approva la decisione della società rossoblù di affidare la guida della prima squadra all’ex tecnico della Primavera Fabio Pisacane. “Perché dobbiamo dare fiducia ai nostri giovani, sia in campo che in panchina”, sentenzia “capitan Nedo” ai microfoni di Tuttocagliari.net.
Nedo, la scelta di Pisacane è una scommessa ponderata o un rischio eccessivo?
“Non la ritengo affatto un pericoloso azzardo. Se Pisacane ha dimostrato di essere bravo a prescindere dalla sua età, credo che anche al timone della prima squadra potrà essere all’altezza della situazione. Insomma, diamo spazio ai nostri giovani che si propongono sia nelle vesti di calciatori che in quelle di allenatori.”
Il mister napoletano ha svolto un grande lavoro nel settore giovanile, sollevando tra l’altro con Vinciguerra e compagni la Coppa Italia di categoria lo scorso aprile. Ma il salto dalla Primavera alla prima squadra è un triplo carpiato mica da ridere…
“Certo, ovviamente cambia tutto. Sono due mondi diversi e molto distanti. Al di là di quello che vuoi o puoi fare tu, cambiano radicalmente gli avversari che affronti. Sotto tutti i punti di vista. Ma attenzione: tengo a sottolineare che l’allenatore bravo, anche se è giovane o emergente, sa perfettamente come impostare la squadra e come gestire la situazione.”
Insomma, lei ripone una grande fiducia nelle qualità, in prospettiva, di Pisacane.
“Certo. Perché no? Chiarisco che non lo conosco come tecnico. Però mi dicono che è bravo e che ha delle idee. Ecco, se avrà soprattutto l’entusiasmo giusto per guidare la prima squadra credo che potrà fare bene. Io faccio il tifo per lui. I giovani devono giocare. E devono anche allenare, per diventare grandi un domani. Bisogna dargli la possibilità di maturare e di fare esperienza, quando lo meritano, pure in serie A.”