Dalla A di assenze alla Z di Zola, ecco l'alfabeto di Cagliari-Napoli

Dalla A di assenze alla Z di Zola, ecco l'alfabeto di Cagliari-NapoliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari
domenica 25 novembre 2012, 19:24Primo piano
di Roberto Rubiu

A come ASSENZE – Solo due, ma pesantissime: il miglior difensore del Cagliari, Davide Astori, ed il miglior attaccante del Napoli, Edinson Cavani.
B come BALLARDINI – Un destino, quello del tecnico ravennate, legato a doppio filo al Napoli. Nel gennaio 2008 la vittoria in rimonta sugli azzurri lo lancia nell'orbita del calcio che conta. Nel marzo del 2012 ne prende 6 al San Paolo e la sua luna di miele col Cagliari finisce, presumibilmente per sempre. Si arriva addirittura alle carte bollate, col presidente Cellino che lo accusa dell'uso improprio di un computer di proprietà della società.
C come CAMPO NEUTRO – Mica tanto neutro, poi. Stadio San Paolo di Napoli, 15 giugno 1997. Si gioca lo spareggio salvezza tra Cagliari e Piacenza. I tifosi rossoblu partono in 25mila: una mobilitazione mai vista prima. Torneranno sconfitti sul campo (3-1), retrocessi e, cosa più grave, picchiati sia dai teppisti napoletani che dalle forze dell'ordine. Un'offesa che nessun tifoso del Cagliari ha mai dimenticato.
D come DANIEL FONSECA – Nell'estate del 1992, contemporaneamente all'avvento di Massimo Cellino alla presidenza del Cagliari, passa al Napoli di Ferlaino secondo modalità mai del tutto chiarite. Nel maggio del 1994 il sostituto procuratore della Repubblica Mauro Mura decide di vederci chiaro: si sospetta il versamento di denaro in nero. Intanto El Castor, così come era soprannominato per i suoi sporgenti incisivi, si fa notare anche per due “turbolente” esibizioni da ex al Sant'Elia: nel dicembre '92 si fa espellere per simulazione, mentre un anno dopo segna una doppietta e si vendica rivolgendo un gestaccio alla Curva Nord che lo aveva pesantemente fischiato.
E come  EUROPA – A due giornate dal termine della stagione 1994/95 il Cagliari del “maestro triste”Oscar Washington Tabarez viaggia a vele spiegate verso la qualificazione in Coppa Uefa. Il penultimo ostacolo verso l'ambitissimo traguardo è proprio il Napoli di Vujadin Boskov, che in classifica segue il Cagliari di 4 punti. Il 28 maggio 1995 il Sant'Elia è pronto per la festa, ma Fabio Pecchia getta una secchiata d'acqua gelida sulle ambizioni europee dei rossoblu, firmando il gol vittoria dei partenopei. L'Europa è solo rimandata di un anno, si dirà nel dopo gara. Ma qui a Cagliari i tifosi la aspettano ancora a braccia aperte da quel giorno.
F come FINANZIARIA – Nel giugno del 1992 la Palco, misteriosa finanziaria attiva nel campo immobiliare, acquista il Cagliari dalla famiglia Orrù. Il sodalizio rossoblu diventa così proprietà di Corrado Ferlaino e Franco Ambrosio, padroni della Palco e rispettivamente presidente e consigliere d'amministrazione del Napoli. I due, subito dopo, cedono il 50% delle azioni a Massimo Cellino, giovane industriale del grano che diventa così presidente del Cagliari.
G come GUERRIGLIA URBANA – Quella che si scatena nei pressi della Basilica di Bonaria a Cagliari, la notte tra l'11 e il 12 gennaio 2008. La Campania è in ginocchio per la vertenza rifiuti e il governatore Renato Soru tende la mano al collega Antonio Bassolino accettando di far arrivare in Sardegna un carico di circa 500 tonnellate di rifiuti da smaltire nel termovalorizzatore di Macchiareddu. La sera dell'11 gennaio la nave “Italroro Three”, con all'interno il suo carico maleodorante, attracca al porto di Cagliari. E subito cominciano  gli scontri, nella zona del porto-canale, tra un folto gruppo di manifestanti e le forze dell'ordine. Scontri che poco prima di mezzanotte si trasferiscono di fronte alla villa del governatore Soru. Il bilancio, dopo due ore di autentica guerriglia urbana, è di sette arresti. Per il questore di Cagliari Giacomo Deiana non ci sono dubbi: la responsabilità è degli incidenti è da attribuire agli ultras del Cagliari, che avrebbero tratto pretesto dalla vicenda rifiuti per riaffermare il proprio astio nei confronti del Napoli. Gli ultrà rossoblu, tuttavia, negheranno con fermezza qualsiasi tipo di coinvolgimento negli scontri.
H come HOFFER – Erwin, attaccante austriaco passato da Napoli senza lasciar traccia nella stagione 2009/10. Che c'entra con questa storia? Hoffer è al centro di una curiosa intercettazione telefonica tra Paolo Cannavaro ed il suo agente Furio Fedele, finita sotto la lente d'ingrandimento della Procura Federale nell'ambito dell'inchiesta (poi archiviata) su Napoli-Cagliari 0-0 del 25 aprile 2010. Durante la telefonata il capitano degli azzurri si esprime in termini non troppo lusinghieri nei confronti del suo allenatore Walter Mazzarri, reo di aver ingiustificatamente lasciato in tribuna il centravanti austriaco nella gara contro i rossoblu: “Questo non sa a chi deve cacciare ed ha detto metto questo che tanto non dice niente. Ma non esiste proprio, tu tieni una punta, stai in emergenza e non la porti nemmeno in panchina.. Che scemità...”
I come INTERROGAZIONE PARLAMENTARE – Nella seduta del 20 giugno 1997, i deputati sardi Massidda, Cicu e Marras presentano un'interrogazione al Ministro dell'Interno circa il comportamento violento tenuto dai celerini napoletani in occasione dello spareggio del San Paolo e chiedono l'immediata rimozione dall'incarico di prefetto e questore di Napoli.
L come LARRIVEY E LAVEZZI – Entrambi mancheranno per la prima volta dal 2007. “El Bati” ha segnato 4 dei suoi 12 gol italiani proprio al Napoli. Oltre alla tripletta dello scorso marzo al San Paolo, ininfluente ai fini del risultato, Larrivey segnò la rete della riscossa del Cagliari nella sfida del dicembre 2009, quando i rossoblu, sotto di due reti in casa, rimontarono fino al 3-2 prima di essere raggiunti a tempo scaduto dal colpo di testa di Bogliacino.


Lavezzi, dal canto suo, ha tradito spesso e volentieri un pizzico di nervosismo nelle gare contro il Cagliari. Nella sfida del 2009 rifilò una clamorosa pallonata ad Allegri e venne espulso, mentre lo scorso anno si rese protagonista di due interventi decisamente sopra le righe, uno dei quali costo la frattura del perone a Davide Astori. In mezzo, va ricordato il gol a tempo scaduto del novembre 2010, festeggiato con una capriola sopra il cartellone pubblicitario di una nota marca di birra isolana.
M come MAZZARRI – Non tutti lo ricordano, ma l'attuale tecnico del Napoli ha vestito la maglia del Cagliari da giocatore per 4 partite nella stagione 1982/83 e anche quella della Torres nel 1994/95 (9 presenze in totale).
N come NICOLA PICCI – Nel 1992 passa dai rossoblu al Napoli per 1miliardo e 400 milioni di lire. Niente di strano, se non fosse che Picci non è un calciatore ma un giovane studente di Economia e commercio. L'espediente, parecchio in voga nei primi anni '90, è quello del “cartellino-lenzuolo”: nell'ambito dell'operazione che porta Giorgio Bresciani dal Cagliari al Napoli infatti, viene depositato anche il contratto fantasma del diciannovenne figlio della segretaria del Cagliari Antonella Picci. La vicenda, venuta alla luce in seguito a un'ispezione della Guardia di Finanza, costerà a Cellino un avviso di garanzia per falso ed evasione fiscale. Il presidente rossoblu riuscirà poi a chiarire la sua posizione e a regolarizzare il trasferimento di Bresciani.
O come OSTILITA' – Quella che il Napoli trova ormai da diversi anni a Cagliari. La rivalità è il sale dello sport, quindi ben venga il clima di attesa che circonda ogni anno questa gara. L'importante è non sconfinare nel più becero razzismo.
P come PASQUALE FOGGIA – Napoletano doc, è il numero 10 del Cagliari nella stagione 2007/08. L'inizio è sfavillante: segna all'esordio proprio contro il Napoli al San Paolo, ma non esulta in segno di rispetto verso la squadra che sogna fin da bambino. A ottobre arriva addirittura l'esordio in Nazionale, ma a fine mese un brutto episodio macchia indelebilmente la sua carriera: in allenamento litiga pesantemente con il compagno di squadra e amico Davide Marchini. Foggia vuole farsi giustizia e chiama in soccorso da Napoli un suo amico, tale Marco Marzano, che aggredisce Marchini a sediate in un noto bar di Piazza Repubblica a Cagliari. L'episodio provoca un terremoto nello spogliatoio: Marchini finisce ai margini della rosa, mentre Foggia, ripudiato dalla Curva, rimane a Cagliari fino a giugno, ma poi fa le valigie e va alla Lazio. Entrambi non riusciranno più a mettere le proprie carriere sui binari giusti. Il processo per la scazzottata di Piazza Repubblica è tutt'ora in corso.
Q come QUARTU SANT'ELENA – Storico feudo del tifo rossoblu, da quest'anno è anche la casa del Cagliari. Domani, per la sfida col Napoli, Is Arenas sarà sold out per la prima volta nella sua giovanissima storia. Il fattore campo sarà senz'altro un'arma in più per Conti e soci.
R come RIVALITA' – I tifosi del Cagliari la sentono tantissimo, al punto di contagiare anche i giocatori. Intervistato da Sky Sport a poche ore dalla finalissima della Coppa America edizione 2011, l'attuale tecnico del Cagliari Diego Lopez dichiara: “Ai miei figli ho comprato le maglie di Forlan e Suarez. Quella di Cavani? No, quella no. Sapete, tra Cagliari e Napoli non c'è grande amore...”.
S come SCUDETTO – Quello conquistato dal Cagliari e i due vinti dal Napoli hanno un denominatore comune: il fortissimo senso di riscatto sociale che queste imprese sportive hanno avuto per il popolo sardo e quello partenopeo.
T come TIRRENIA – Compagnia di navigazione napoletana che da tantissimi anni è il simbolo della condizione di isolamento e delle continue vessazioni che la Sardegna ha dovuto subire in materia di trasporti. Da agosto, questo simbolo, è finito pure sulle maglie del Cagliari. Un affronto gravissimo per i tifosi rossoblu, molti dei quali hanno deciso di boicottare il merchandising ufficiale.
U come “UN PAREGGIO CHE AL CAGLIARI NON SERVIRA' A NULLA!” - Così esclama Carlo Alvino, cronista di fede azzurra sempre in bilico tra folklore e provocazione, al momento dell'uno a uno di Matri in quel celeberrimo Cagliari-Napoli del 27 gennaio 2008. Nemmeno il tempo di terminare la frase che Daniele Conti segna il gol della vittoria, regalando al Cagliari un successo insperato. A quell'incredibile rimonta dobbiamo il Cagliari attuale, quello sbarazzino in casa e in trasferta, quello del 4-3-1-2 che ha fatto le fortune di Ballardini prima, di Allegri poi e di Lopez - Pulga in questo campionato. Beh, diciamo che quel gol di Matri, in fin dei conti, a qualcosina è servito...
V come VITTORIA – Manca, nelle gare interne col Napoli, dal 19 aprile 2009, quando i rossoblu si imposero per 2-0 grazie alle reti di Jeda e Lazzari.
Z come ZOLA – Un nome che non ha certo bisogno di presentazioni. Il Napoli l'ha lanciato nel calcio che conta, il Cagliari è stato invece il lieto fine di una carriera da favola. Uno dei pochi, o forse l'unico in grado di mettere d'accordo tifosi sardi e napoletani. Chissà se domani sarà davanti alla tv...