ESCLUSIVA TC - ANTONIO LANGELLA: "Il 4-3 di ieri può essere la vera svolta della stagione. Grandi meriti a Ranieri per aver ripreso la gara per i capelli. Ora credo che Lapadula giocherà sempre. E darei più spazio a Viola dietro alle punte"

ESCLUSIVA TC - ANTONIO LANGELLA: "Il 4-3 di ieri può essere la vera svolta della stagione. Grandi meriti a Ranieri per aver ripreso la gara per i capelli. Ora credo che Lapadula giocherà sempre. E darei più spazio a Viola dietro alle punte"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
lunedì 30 ottobre 2023, 18:41Primo piano
di Matteo Bordiga

Nell’immaginario collettivo dei tifosi sardi Antonio Langella è sempre Rombo di Sorso, alias “Arrogu tottu”: un mancino dalla velocità supersonica con la trinitroglicerina nel piede.

Ai suoi tempi il Cagliari maramaldeggiava in serie B e poi stupiva mezza Italia in serie A, costringendo spesso anche grandi squadre alla resa incondizionata. Dietro a Langella (e ad Esposito e a Suazo), del resto, c’era quel fuoriclasse senza tempo e senza età che risponde al nome di Gianfranco “Magic Box” Zola.

Oggi i tifosi rossoblù vivono un Cagliari un po’ più prosaico, ma dopo lo scintillante e romanzesco 4-3 al Frosinone in riva al Poetto sembra essere tornato l’entusiasmo dei bei tempi andati. E allora anche Langella si lascia contagiare dall’euforia: “Questa può essere la vera svolta della stagione”, riconosce.

Antonio, come si commenta una gara come quella di ieri all’Unipol Domus e che ripercussioni potrà avere, in positivo, sul prosieguo dell’annata cagliaritana?

“Potremmo essere davanti a una svolta cruciale per il Cagliari e per la sua stagione in serie A. Se fino al 72’ perdi in casa 0-3 contro una diretta concorrente per la salvezza e poi ribalti la partita fino al 4-3 vuol dire che mentalmente sei bello carico e presente. Insomma, che non hai certo ‘le ruote sgonfie’. E che non sei assolutamente rassegnato a retrocedere. Qualunque altra squadra sarebbe finita ko dopo il terzo gol del Frosinone.”

A suo parere vanno maggiormente rimarcate le scelte operate da Ranieri nella ripresa, in particolare l’impiego di Oristanio e Viola – che hanno spaccato la partita – e del centravanti di ruolo, o le responsabilità del tecnico romano per la formazione poco incisiva e spuntata del primo tempo?

“Direi che a prevalere sono senz’altro i meriti del tecnico per il fatto di aver ripreso per i capelli un match che sembrava andato. All’inizio un allenatore cerca di mettere in campo lo schieramento migliore in base a quello che ha visto in settimana, ai segnali che gli hanno dato i giocatori in allenamento, a ciò che ritiene più adatto e funzionale a quella determinata partita. E il Cagliari non poteva in nessun modo permettersi di non vincere la gara coi ciociari.

Dunque Ranieri è stato molto bravo nel secondo tempo a capire chi mettere dentro: perso per perso, si è giocato il tutto per tutto. Alla fine è successo un mezzo miracolo, però quando una squadra rimonta in questo modo vuol dire che è viva e pimpante.”

Questo Cagliari può nuovamente presentarsi al calcio d’inizio in serie A senza un attaccante di riferimento, ossia una prima punta alla Pavoletti, alla Petagna o alla Lapadula? O la presenza di un centravanti è imprescindibile per il gioco della squadra? La riflessione scaturisce dalla constatazione che con un assetto più abbottonato i rossoblù hanno sempre segnato pochissimo e, al contempo, subito parecchi gol…

“Sicuramente con un attaccante vero aumentano esponenzialmente le possibilità di andare in gol. Secondo me quest’anno Ranieri a volte ha giocato senza punte centrali solo perché gli mancava Lapadula: sono arciconvinto che se l’italoperuviano fosse stato disponibile fin dalla prima giornata avrebbe giocato praticamente sempre. Certe volte il mister è ricorso a Pavoletti, altre volte ha puntato sulla velocità di Luvumbo. Ma quando Lapadula tornerà al cento per cento della condizione sarà una pedina fondamentale nello scacchiere rossoblù. Magari in coppia con un attaccante più rapido al suo fianco. Nel calcio bisogna fare gol. Anche per salvarsi.”

Questione trequartista. Ieri Mancosu così così, a parte il rigore sbagliato e il palo colto di testa. Il fantasista cagliaritano ha convinto solo a sprazzi. È giunta l’ora di dare spazio dal primo minuto, in quel ruolo, a un giocatore come Viola, decisivo tanto a Salerno quanto ieri? Senza dimenticare Oristanio, pure lui abile a svariare dietro il centravanti.

“Sarà Ranieri a valutare in settimana, monitorando le condizioni di Mancosu, e certamente deciderà per il meglio. Personalmente ho sempre ritenuto che Viola dovesse godere di un po’ più di credito da parte del mister: ha un piede molto sensibile ed è in grado di mandare in porta gli attaccanti o di trovare la giocata risolutiva tra le linee. Oristanio ha grandi margini di miglioramento, e dispone pure lui di un gran bel sinistro.

Ora, con la crescita di questi elementi e col rientro di Lapadula, il Cagliari si potrà tranquillamente giocare le sue chances di restare in serie A. A mio avviso ha tutto sommato un buon organico: da salvezza anticipata, tanto per capirci. E ha anche avuto la fortuna che, nonostante un avvio di stagione molto negativo, le concorrenti non sono già ‘scappate’: si trovano tutte lì, raccolte in una manciata di punti.”