UN MIRTO CON... OSCAR DAMIANI: "Giulini ha fatto bene a scommettere su Pisacane: al di là dell'età e dell'esperienza accumulata, se uno è bravo è bravo. E Pisacane dimostrerà di essere all'altezza della situazione"

Oscar Damiani, ex ala destra – tra le tante squadre in cui ha militato – di Milan, Napoli, Genoa e Juventus, ai microfoni di Tuttocagliari.net “benedice” la scelta della società rossoblù di puntare sul tecnico emergente Fabio Pisacane per il prossimo campionato di serie A. Damiani ritiene che la mossa (solo apparentemente) “a sorpresa” del presidente Tommaso Giulini sia legittima e lungimirante, “perché la bravura di un allenatore non si misura con l’esperienza da lui accumulata. E non ha nulla a che vedere con la sua età”.
Oscar, la panchina del Cagliari è stata affidata a un giovane ex rossoblù che non solo non ha mai allenato in serie A, ma che è al suo esordio assoluto nel calcio professionistico. Idea illuminata o vero e proprio azzardo?
“Non parlerei di azzardo. Credo, al contrario, che si sia trattato di una scelta corretta: quando uno è bravo la giovane età e la mancanza di esperienza ai massimi livelli non possono rappresentare delle discriminanti negative. Pisacane è bravo e Giulini ha fatto bene a scommettere su di lui.”
Ora al tecnico napoletano, per ben figurare in serie A, servirà una squadra all’altezza della situazione. In base a quello che è emerso nello scorso campionato in quali reparti, a suo giudizio, la compagine isolana va prioritariamente rinforzata?
“Trovo sia difficile, in questo momento, trarre delle conclusioni precise. Magari l’inizio della nuova stagione porterà fin da subito dei grandi cambiamenti, e il Cagliari – che l’anno scorso aveva segnato oggettivamente poco – inizierà a trovare la via della rete con continuità. Non voglio esprimere giudizi di carattere tecnico: forza Cagliari e basta!”
D’altra parte i tifosi vorrebbero una squadra un po’ più competitiva e capace di compiere un piccolo salto di qualità rispetto al recente passato: la lotta spasmodica per evitare la retrocessione, per un club del blasone del Cagliari, appare una dimensione fin troppo stretta…
“Su questo non sono d’accordo. Io dico che, a prescindere dalla posizione conquistata in classifica, l’importante è mantenere la categoria. Il Cagliari è stato tra le grandi del calcio italiano, ma ormai sono passati parecchi anni. Oggi come oggi la salvezza, per una società come quella sarda, va considerata un grande risultato.”