ESCLUSIVA TC – Avanzini (GenoaNews1893): “Al Marassi una partita da battaglia, ci sarà da divertirsi. Il vero Cagliari non è quello visto contro il Venezia”

ESCLUSIVA TC – Avanzini (GenoaNews1893): “Al Marassi una partita da battaglia, ci sarà da divertirsi. Il vero Cagliari non è quello visto contro il Venezia”TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 6 ottobre 2022, 13:30Primo piano
di Roberta Lai

Alla vigilia di Genoa- Cagliari, sfida che rappresenta una vera e propria prova del nove per la squadra di Fabio Liverani, alla ricerca della rivalsa e dell’inversione di rotta dopo le due sconfitte interne consecutive, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Franco Avanzini, giornalista e co-direttore di Genoa News 1893. La sua disamina sul momento delle due squadre protagoniste domani sera del match del Marassi.

Il Genoa viene da una vittoria molto importante ottenuta sul campo della Spal, dimostrando di migliorare di partita in partita. Come vede, attualmente, la squadra guidata da Blessin?

“Il Genoa viene da due vittorie consecutive con Modena e Spal. Sta migliorando nel gioco e Blessin, probabilmente, ha trovato la chiave giusta cambiando qualcosa e inserendo elementi di primo piano come Strootman e Frendrup. C’è stato l’inciampo di Palermo ma possiamo dire che la sosta ha fatto bene alla squadra, è salita di tono e complici anche i risultati negativi delle prime della classe ora è attaccata al primo posto”.

Un miglioramento che si è avuto anche in attacco. Nelle prime partite, lo stesso Coda ha riscontrato delle difficoltà nello sbloccarsi e andare in gol.

“Sì, assolutamente. La fatica di Coda era legata soprattutto alla stazza fisica del giocatore, ha avuto bisogno di qualche settimana in più per entrare in forma. Gli mancava tanto il gol su azione e, finalmente, è arrivato. Ricordiamo che Coda è stato capocannoniere nelle ultime stagioni, ha sempre segnato almeno venti gol e i tifosi del Genoa si aspettano, ovviamente, una certa continuità”.

Ha parlato prima di Strootman. È rimasto sorpreso dall’intesa con Frendrup? Si aspettava questa sorta di “rinascita” dopo la stagione negativa al Cagliari?

“Strootman ha avuto bisogno di qualche settimana per ritornare in forma. L’intesa con Frendrup è stata buona, quella è stata la prima volta in campo. Sì, mi aspettavo questo Strootman, è tornato per dimostrare di non essere un ex calciatore e contro la Spal ha comandato la prestazione del centrocampo, dimostrando di poter essere ancora “la lavatrice”.

Quanto è stata importante la scelta di Blessin di dare maggiore equilibrio alla squadra modificando l’assetto tattico della squadra?

“È stata molto importante tendendo presente che ha inserito i giocatori più forti della rosa come Strootman, Frendrup e Aramu, aggiungendo e migliorando qualcosa in fase di costruzione dell’azione grazie al capovolgimento dell’undici iniziale”.

Cosa pensa degli ex Genoa Goldaniga, Altare e Pavoletti? Come giudica questa prima fase della loro stagione?

“Altare e soprattutto Goldaniga possono sicuramente migliorare. Pavoletti ha bisogno di giocare con una certa continuità, se servito nella maniera giusta può fare male all’avversario e diventare una carta importante per il Cagliari. Secondo me non può essere un giocatore da spezzone di partita, ha bisogno di un po’ di tempo per entrare in forma e per avere quella coesione con i compagni di squadra”.

Il Genoa, domani, affronterà un Cagliari in difficoltà. Come giudica il momento della squadra guidata da Fabio Liverani? Quali problemi richiedono di essere urgentemente risolti?

“Credo che la sconfitta con il Venezia sia solo un inciampo anche se prendere quattro gol in casa non è mai bello e può lasciare delle tracce sia nella testa dei giocatori sia in quella dell’ex tecnico del Genoa Fabio Liverani. Secondo me il Cagliari è una squadra tonica con margini di miglioramento, che lotterà per la promozione e che, soprattutto in casa, potrà fare di quel campo un fortino magari invalicabile per la maggior parte delle compagini che affronterà. Quella con il Venezia è stata una giornata negativa, niente di più. Chiaro che se dovesse perdere anche con il Genoa allora si potrebbe aprire un discorso di crisi. Vedremo come andrà ma penso che soprattutto in mezzo al campo abbia i numeri, giocatori importanti come Nandez e Rog che possono fare la differenza”.

Che tipo di partita si aspetta quindi? Con quale veste tattica, con quale atteggiamento scenderà in campo il Grifone?

“Il Genoa è una squadra che ultimamente cerca soprattutto di offendere con molti giocatori, ha dimostrato di giocarsela per tentare di vincere sia a Ferrara che in altri campi e ci è riuscito. A mio avviso, gioca sicuramente meglio in trasferta che in casa anche per il tipo di gioco che fa Blessin. Non sarà una partita semplice perché il Cagliari, a mio giudizio, non è quello visto contro il Venezia ma una squadra che potrà dar fastidio al Genoa, è sempre stato un avversario ostico. Sarà una partita da battaglia: il Cagliari verrà a Marassi per fare risultato e il Genoa, dal canto suo, deve cercare di continuare nel proseguo positivo di queste ultime due gare. Ci sarà da divertirsi”.

Genoa e Cagliari: due squadre che inizialmente hanno avuto qualche difficoltà ad approcciarsi alla categoria e alla nuova mentalità da adottare. Se la squadra di Blessin è riuscita a invertire la rotta, quella di Liverani annaspa. Si aspettava qualcosa di più?

“Sì, mi aspettavo qualcosa in più, qualche punto in più ma mi rendo conto che non è facile giocare in Serie B. È ancora presto per dare dai giudizi. Come suggerisce Blessin bisogna aspettare almeno una decina di partite per poter parlare di come è realmente la situazione. Nel campionato di Serie B, poi, è importante stare lì vicino alle primissime posizioni perché tra febbraio e marzo arriva il momento in cui fare lo scatto decisivo per portarsi in testa alla classifica”

Una domanda sulla probabile formazione: Blessin, secondo lei, proporrà lo stesso undici iniziale visto a Ferrara?

“Secondo me la formazione sarà più o meno quella vista a Ferrara, magari con qualche modifica in difesa. D’altronde squadra che vince non si cambia”.

Si ringrazia Franco Avanzini per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.