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Esclusiva TC - Bruno Corda: "Contro l'Inter Pisacane aveva intenti bellicosi, ma il suo piano è naufragato subito: i nerazzurri hanno dominato dall'inizio alla fine. Il ko di Belotti? Non trascurerei l'opzione Balotelli: a Cagliari rinascerebbe"

Esclusiva TC - Bruno Corda: "Contro l'Inter Pisacane aveva intenti bellicosi, ma il suo piano è naufragato subito: i nerazzurri hanno dominato dall'inizio alla fine. Il ko di Belotti? Non trascurerei l'opzione Balotelli: a Cagliari rinascerebbe"TUTTOmercatoWEB.com
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di Matteo Bordiga

Il noto giornalista Bruno Corda, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime la sua opinione sulla gara persa dal Cagliari contro l’Inter e, in generale, sull’avvio di stagione della compagine allenata da Fabio Pisacane.

Bruno, il Cagliari sabato scorso ha deluso le aspettative di chi sognava una squadra coraggiosa e aggressiva contro i vicecampioni d’Europa. La vittoria dell’Inter all’Unipol Domus non è mai stata minimamente in discussione.

“Anche io speravo in un certo tipo di approccio da parte di Yerry Mina e compagni, che non avevano nulla da perdere. Ma, purtroppo, l’approccio vincente l’ha avuto l’Inter. E il piano di Fabio Pisacane, che probabilmente prevedeva una partita aggressiva e d’assalto, è immediatamente naufragato: i nerazzurri ci hanno messo la museruola e ci hanno nascosto il pallone. Nel primo tempo, a onor del vero, è venuto fuori tutto il divario tecnico tra una compagine che lotterà per salvarsi e un’altra che contenderà lo scudetto al Napoli e che tenterà ancora una volta di salire sul tetto d’Europa. Noi tifosi vorremmo che il copione fosse diverso, ma di fatto questa è la realtà. Tra l’altro l’undici di Chivu è arrivato a Cagliari ancora schiumante di rabbia per le sconfitte - immeritate - incassate contro Udinese e Juventus. Insomma, direi che per noi c’era poco da fare. Anche se Lautaro e compagni, dopo il gol del vantaggio, si sono adagiati sugli allori e hanno finito per guardarsi troppo allo specchio, non chiudendo la partita e rischiando l’1-1, a metà ripresa, sul colpo di testa di Folorunsho stampatosi sul palo. Ad ogni modo, in effetti l’esito finale della gara non è mai stato in discussione.

Il Cagliari fa un altro campionato rispetto a quello dell’Inter: deve mirare a conquistare la testa del lato destro della classifica, suggellando una salvezza possibilmente brillante. O almeno questa è la speranza di tutti i tifosi rossoblù. Allo stato attuale è già un grande successo avere collezionato sette punti: contro le parigrado, a ben vedere, siamo stati superiori. Abbiamo battuto Parma e Lecce e, a mio avviso, contro Fiorentina e Napoli avremmo meritato qualcosa in più. Un aspetto positivo sicuramente c’è: quest’anno non ci stiamo annoiando. La scorsa stagione, invece, era stata un inno alla noia e alla mediocrità: avevamo totalizzato venti sconfitte complessive, di cui ben nove in casa.

A inizio campionato avevo definito l’ingaggio di Pisacane e la rivoluzione in atto al Cagliari come un potenziale azzardo. Ma mi sono dovuto ricredere: intanto il direttore sportivo Guido Angelozzi ha fatto davvero un ottimo lavoro in sede di mercato, anche grazie all’operato del suo predecessore Bonato che, con l’acquisto di Piccoli, aveva posto le basi affinché ci fosse un gruzzolo da spendere nella scorsa sessione estiva. L’ingaggio di Andrea Belotti io lo sponsorizzavo da tempo, perché ero certo che il ragazzo, al pari di tanti altri attaccanti che avevano bisogno di ritrovarsi, in un ambiente come quello di Cagliari sarebbe tornato il bomber implacabile di un tempo.”

A proposito dell’infortunio del Gallo, adesso cosa può o dovrebbe fare il Cagliari? Cercare un sostituto tra gli svincolati o valorizzare gli attaccanti già presenti in rosa?

“A me in questo scorcio iniziale di campionato ha impressionato positivamente Gennaro Borrelli, in primis per la grinta e per la combattività che ha sempre messo in campo. Di certo resta l’interrogativo su come sopperire all’assenza prolungata di Belotti. Si potrebbe pensare a un ritorno in auge di Pavoletti: io sono convinto che si potrebbe puntare su Borrelli dal primo minuto e poi, nella mezz’ora finale, inserire il Pavo per capitalizzare i cross in area dei nostri esterni. Se invece la scelta fosse quella di tornare sul mercato, personalmente non trascurerei l’opzione Balotelli, che pure fa storcere il naso a tanti tifosi. SuperMario l’anno scorso è stato letteralmente umiliato al Genoa da Patrick Vieira, che non gli ha quasi mai dato l’opportunità di esprimersi. E io recentemente ho ascoltato un’intervista in cui l’ex attaccante della Nazionale mi è parso molto cambiato e maturato rispetto al passato. Ma, soprattutto, sprigionava da tutti i pori un’immensa voglia di rivalsa: io una chance gliela darei. Non so quale potrebbe essere l’accordo economico: magari si potrebbe prevedere una retribuzione stabilita in base al numero di gol segnati. E io lo vedo potenzialmente capace di segnare, anche grazie al calore che saprebbe trasmettergli il pubblico sardo, tra gli 8 e i 12 gol in questa serie A.”