ESCLUSIVA TC - CLAUDIO ONOFRI: "Cagliari, col Venezia ci vorranno carattere e personalità: tutte qualità che deve veicolare l'allenatore. La salvezza, comunque, è vicinissima. In estate rinforzerei innanzitutto il reparto avanzato"

L’ex calciatore e allenatore Claudio Onofri, intervistato da Tuttocagliari.net, fa le carte al Cagliari di Davide Nicola in vista della prossima, decisiva sfida al Venezia di Eusebio Di Francesco che, per i sardi, potrebbe valere il raggiungimento dell’obiettivo stagionale: quella sospirata salvezza che sembrava a portata di mano e che invece, in seguito alle ultime, deludenti sconfitte, si è maledettamente complicata.
Claudio, da diverse partite il Cagliari sembra aver perduto smalto, brillantezza e convinzione. La squadra gioca male e non riesce a essere competitiva. Ora però arriva lo snodo cruciale della stagione: la sfida a un Venezia che, al contrario, da un po’ di tempo gioca col vento in poppa. Che gara si aspetta di vedere domenica sera all’Unipol Domus?
“Dopo la sconfitta contro il Como il Cagliari dovrà mettere in campo grinta, carattere e personalità: tutte qualità che devono essere dettate in primis dall’allenatore. Coi lagunari, che si giocheranno il tutto per tutto per ottenere la salvezza, non sarà assolutamente facile. Ma i sardi dovranno far leva sul fatto di giocare in casa, davanti al proprio pubblico che, se lo meriteranno, li sosterrà dal primo al novantesimo minuto. Io credo che, oggi come oggi, i ragazzi di Nicola abbiano enormi possibilità di salvarsi. Anche se questo campionato ci ha insegnato a diffidare delle – apparenti – certezze, perché può riservare sorprese clamorose in qualsiasi momento. Cosa che, del resto, Davide Nicola sa perfettamente. Quindi affronterà la sfida come se fosse una finale.”
A suo avviso che bilancio è possibile azzardare della stagione ormai in procinto di concludersi? Se arriverà la salvezza l’annata andrà considerata comunque positiva o le tante sconfitte rimediate dai rossoblù – di cui ben nove tra le mura amiche – unite alle prestazioni quasi mai convincenti farebbero propendere per un giudizio sostanzialmente negativo?
“Quel che è certo è che attraverso questi numeri bisogna capire cosa ha funzionato in casa rossoblù e cosa, invece, ha lasciato a desiderare. Dall’esterno è difficile dare un parere compiuto, perché dovranno essere la società e lo staff tecnico a comprendere se i risultati così altalenanti siano stati frutto di un deficit tecnico nella composizione della rosa o se, viceversa, sia subentrata qualche situazione contingente che ha fatto emergere dei difetti potenzialmente evitabili.”
Dando per scontata la permanenza in serie A, secondo lei quale reparto nel corso del calciomercato estivo andrà maggiormente potenziato per evitare di rivivere gli affanni e le difficoltà incontrate in questa tormentata stagione?
“Penso che la squadra avrebbe potuto fare qualcosa di meglio in attacco. Anche se per esprimere un giudizio pienamente consapevole avrei dovuto seguire tutte le partite del Cagliari dal vivo, non solo in tv. Solo in questo modo è possibile comprendere a fondo quali sono gli effettivi margini di miglioramento di una squadra reparto per reparto. Attenendoci ai numeri possiamo senz’altro dire che dalla cintola in su qualcosa andrà ritoccato, anche per mettere Piccoli – che quest’anno ha disputato un ottimo campionato, ma non ha avuto grande supporto là davanti – nelle condizioni di essere ancora più incisivo e decisivo in fase realizzativa.”