Esclusiva TC - Dino Fava: "L'Udinese alterna prestazioni fenomenali a rovesci roboanti: se fossi nel Cagliari presterei particolare attenzione alla fase offensiva dei friulani. L'infortunio di Belotti? Cercherei un sostituto sul mercato"

L’ex attaccante dell’Udinese Dino Fava, intervistato da Tuttocagliari.net, esamina ai raggi X la formazione friulana in vista del match che domenica mattina vedrà contrapposti i bianconeri di Kosta Runjaic al Cagliari di Fabio Pisacane.
Dino, che squadra è la nuova Udinese di quest’anno?
“Una squadra ostica, soprattutto quando gioca in casa propria. Un avversario sempre fastidioso che, anche contro il Cagliari, venderà cara la pelle. Il fatto è che Davis e compagni alternano grandissime prestazioni - come ad esempio quella di San Siro contro l’Inter - a cadute clamorose. Non a caso io, quando scende in campo l’Udinese, mi aspetto qualsiasi risultato: nulla ormai più mi sorprende. Quel che è certo è che i rossoblù di Pisacane al Bluenergy Stadium incontreranno più di una difficoltà.”
Secondo lei qual è il reparto più performante, e quindi più temibile, della compagine friulana?
“L’Udinese può fare affidamento su una fase offensiva importante: quello che mi piace di più di questa squadra è che gioca sempre a viso aperto, con l’intenzione di portare a casa i tre punti. Anche se ciò, a volte, va un po’ a discapito della fase difensiva. Ma se dovessi mettere in guardia il Cagliari su una virtù dei bianconeri menzionerei sicuramente l’attacco di Runjaic, composto da elementi rapidi e insidiosi.”
Con l’infortunio di Andrea Belotti il Cagliari ha perso il suo centravanti di riferimento. Secondo lei la dirigenza isolana dovrebbe tornare al più presto sul mercato alla ricerca di un sostituto o, al contrario, è giunto il momento di dare fiducia agli altri attaccanti presenti in organico?
“A mio avviso, più che altro per una questione prettamente numerica, il Cagliari dovrebbe prendere un altro attaccante. Per carità, Borrelli è un buon centravanti, fisico e manovriero. Ma è ancora piuttosto giovane: affidarsi quasi esclusivamente a lui in fase realizzativa potrebbe essere un azzardo.”