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Un mirto con... Emiliano Melis: "Tra Cagliari e Inter sembrava che ci fossero due categorie di differenza, soprattutto a centrocampo. Quando i nerazzurri approcciano le gare con questa concentrazione è molto complicato affrontarli"

Un mirto con... Emiliano Melis: "Tra Cagliari e Inter sembrava che ci fossero due categorie di differenza, soprattutto a centrocampo. Quando i nerazzurri approcciano le gare con questa concentrazione è molto complicato affrontarli"
Oggi alle 00:02Un mirto con...
di Matteo Bordiga

L’ex fantasista del Cagliari Emiliano Melis, interpellato da Tuttocagliari.net, sintetizza in poche, eloquenti parole la sconfitta subita dagli isolani all’Unipol Domus per mano dell’Inter: “Nerazzurri troppo superiori: sembrava che ci fossero un paio di categorie di differenza tra le due squadre”.

Emiliano, sabato i tifosi sardi si aspettavano un Cagliari sbarazzino al cospetto dell’Inter. Ma in campo non si è visto niente di tutto questo: i rossoblù sono apparsi passavi e rinunciatari per buona parte del match. Troppo forti i meneghini o troppo attendisti i sardi?

“Io devo essere sincero: come ha detto lo stesso Pisacane, quando l’Inter approccia le partite con la cattiveria e con la concentrazione messe in mostra sabato scorso è molto complicato affrontarla. A onor del vero sembrava che ci fossero due categorie di differenza tra padroni di casa e ospiti. Credo che l’Inter abbia fornito la sua migliore prestazione da diversi mesi a questa parte. E nell’arco temporale includo anche lo sfortunato finale di stagione della scorsa annata. C’era un divario enorme, in particolare, tra il nostro e il loro centrocampo. Quando sale in cattedra gente come Calhanoglu e Barella il gap tecnico si nota oltremodo. E poi l’infortunio di Belotti ci ha condizionato e, purtroppo, ci condizionerà per tutto il resto della stagione. Io speravo che il Gallo potesse ripetere la parabola vissuta in rossoblù da Marco Borriello… Ora con la sua assenza fino a maggio Pisacane dovrà capire come ridisegnare l’attacco: Esposito non è una prima punta, ma un elemento a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo e cercare l’ultimo passaggio.”

Il che ci porta direttamente alla seconda domanda. Alla luce del grave infortunio occorso a Belotti il Cagliari, a suo giudizio, dovrà tornare sul mercato?

“Il problema è che adesso sul mercato si trovano solo giocatori svincolati. Può capitarti lo svincolato di lusso che ti fa svoltare la stagione, ma ci vuole tanta fortuna nel pescarlo. Più che altro i gol dovranno arrivare dai vari Kiliçsoy, Borrelli e Luvumbo. Sperando che anche i trequartisti e le ali, come Gaetano e Felici, inizino a prendere confidenza con la porta avversaria. Altrimenti sarà dura.”

Prossima tappa: Udine. Che gara si aspetta al Bluenergy Stadium tra i friulani e gli isolani?

“Mi auguro che il Cagliari possa ripetere la prestazione di Lecce: in quell’occasione avevo visto una squadra aggressiva, propositiva e pronta ad attaccare con tanti uomini anche sul risultato di 1-1. Insomma, al Via del Mare erano arrivati dei buoni segnali, al netto ovviamente della qualità - piuttosto modesta - dell’undici di Di Francesco. Consideriamo però che l’Udinese, reduce da un brutto rovescio in casa del Sassuolo, ci affronterà col coltello tra i denti. E che lo stadio di Udine da sempre non porta granché bene ai colori rossoblù. Dal canto nostro, la sconfitta con l’Inter non deve assolutamente far calare l’entusiasmo che si respira all’interno del gruppo. Il morale prima di sabato scorso era alle stelle; anzi, forse con i complimenti nei confronti di Yerry Mina e compagni si era perfino un po’ esagerato. A Udine andremo alla ricerca di importanti conferme.”