ESCLUSIVA TC - FABRIZIO RAVANELLI: "Cagliari squadra tecnicamente mediocre: Ranieri sta facendo un grande lavoro. A gennaio servono almeno un difensore centrale di esperienza e una punta in grado di garantire un buon numero di reti"

ESCLUSIVA TC - FABRIZIO RAVANELLI: "Cagliari squadra tecnicamente mediocre: Ranieri sta facendo un grande lavoro. A gennaio servono almeno un difensore centrale di esperienza e una punta in grado di garantire un buon numero di reti"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 29 dicembre 2023, 16:02Primo piano
di Matteo Bordiga

Lo chiamavano “Penna Bianca”. La ragione? Quei capelli che imbrogliavano i suoi vent’anni, suggerendo un’età diversa e più avanzata. Ma il suo dinamismo, l’esplosività delle sue gambe e la sua feroce fame di gol erano quelli di un giovane attaccante smanioso di affermarsi ai massimi livelli, assetato di vittorie in Italia e in Europa.

Il suo periodo di massimo splendore l’ha vissuto alla Juventus, tra il 1992 a il 1996: con la Vecchia Signora ha sollevato trofei prestigiosi, tra i quali ovviamente spicca la Champions League conquistata all’Olimpico di Roma contro l’Ajax anche grazie a un suo gol di rapina.

E l’opportunismo, assieme alla “garra” agonistica e alla voglia di lottare sempre su ogni pallone, era il marchio di fabbrica di Fabrizio Ravanelli. L’arma più affilata del suo arsenale, che gli ha consentito di segnare oltre 240 gol in carriera e di lasciare un segno tangibile ovunque abbia giocato: oltre ai memorabili quattro anni spesi a Torino, da ricordare anche le esperienze internazionali al Middlesbrough, all’Olympique Marsiglia e al Derby County. In Nazionale Ravanelli ha collezionato ventidue presenze, condite da otto reti.

Fabrizio, che opinione si è fatto del Cagliari di Claudio Ranieri? Dopo un impatto traumatico con la serie A pareva essersi ripreso, ma ultimamente è tornato a zoppicare sia sul piano del gioco che su quello dei risultati. Quali sono le prospettive della compagine rossoblù da qui a fine stagione?

“Credo che il Cagliari stia facendo quello che deve fare. È ovviamente destinato a lottare per non retrocedere. Ranieri sta lavorando benissimo e, dall’alto della sua esperienza, cercherà con tutte le sue forze di centrare la salvezza. Tecnicamente i sardi sono una squadra mediocre, quindi dovranno soffrire non poco per raggiungere il loro obiettivo. Anche se siamo alla vigilia di un mercato di riparazione che potrebbe portare dei rinforzi importanti: in quel caso magari i rossoblù riusciranno a mantenere la categoria con un po’ più di tranquillità.”

A proposito di calciomercato, a suo avviso dove sarebbe più opportuno intervenire per puntellare l’organico? Forse a centrocampo, dove l’undici di Ranieri manca di geometrie e di qualità?

“Direi di no. Il Cagliari subisce troppi gol, quindi prima di tutto serve almeno un difensore valido e di esperienza, in grado di guidare i compagni, per tamponare l’emorragia difensiva. Poi, in seconda battuta, prenderei un attaccante che possa garantire un buon numero di reti. Una prima punta, preferibilmente: dal momento che i sardi a gennaio dovranno sopperire all’assenza di diversi uomini del reparto offensivo – dall’infortunato Shomurodov a Luvumbo, impegnato in Coppa d’Africa – e che i primi due mesi del nuovo anno saranno decisivi nell’economia dell’intera stagione, punterei su un classico numero nove.”

Riguardo le carenze difensive del Cagliari, lei ritiene che per ridurre il numero delle reti subite potrebbe essere raccomandabile impostare una più stretta marcatura a uomo, in particolare sui calci piazzati (situazioni tattiche dalle quali scaturiscono molti dei gol incassati dagli uomini di Ranieri)?

“Questo non spetta certo a me dirlo. C’è un signor allenatore che osserva con estrema attenzione tutti i giorni i giocatori di cui dispone, e sa bene come imbastire una fase difensiva ermetica. Io mi limito a rilevare che, come dicevo, manca la figura di un difensore centrale che possa fungere da leader e da guida del reparto arretrato.”