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Ambu (La Nuova Sardegna) a TuttoCagliari Live: "Addio a Bonato improvviso. Con Angelozzi parte una nuova era, ma servirà equilibrio"

Ambu (La Nuova Sardegna) a TuttoCagliari Live: "Addio a Bonato improvviso. Con Angelozzi parte una nuova era, ma servirà equilibrio"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:30Esclusive TC
di Vittorio Arba

Graditissimo ospite di TuttoCagliari Live, il giornalista di ANSA e La Nuova Sardegna ​​​Stefano Ambu, ha parlato delle strategie di mercato del Cagliari“Il tridente Giulini–Pisacane–Angelozzi può essere esplosivo. Ora servono idee chiare, compatibilità e mosse intelligenti sul mercato”.

Ti aspettavi l’addio tra Bonato e Cagliari?

"No, è stato un fulmine a ciel sereno. Bonato sembrava pronto a lavorare con Pisacane, pur avendo preferito Vanoli. Ma non mi sembrava uno da “o si fa come dico io o me ne vado”. E invece qualcosa è successo. Giulini ha deciso per un cambio netto".

L’arrivo di Angelozzi sorprende ancora di più…

"Sì, anche perché non parliamo di un DS qualsiasi. Angelozzi era quasi l’anima del Frosinone, un uomo forte accanto a Stirpe. Quando alcuni colleghi mi parlarono della voce, pensai a una boutade. Invece è diventata realtà".

Come valuti il tridente Giulini–Pisacane–Angelozzi?

"È potenzialmente esplosivo. Pisacane ha un carattere forte, lo conosciamo bene da giocatore e anche come allenatore della Primavera. Angelozzi è uno che sa quello che vuole e lo sa ottenere. Ma serve equilibrio, altrimenti si rischia".

Come si riflette tutto questo sul mercato?

"Per ora si è lavorato con intelligenza. Augello è praticamente del Palermo. A sinistra si punterà su Idrissi, ma serviva un altro profilo. È spuntato il nome di Cacace: non entusiasma, ma è giovane (classe 2000) e fa meno ombra al titolare designato. Il club sta seguendo una linea verde coerente".

Ci saranno altri innesti a breve?

"Difficile prima di una cessione importante. Il nome di Cancellieri, per esempio, ha senso solo se parte Zortea. Altrimenti non si fa. Il mercato del Cagliari segue una logica chiara: prima si vende, poi si investe. Le risorse sono limitate".

Cosa ti aspetti da Angelozzi in questa sessione?

"Mosse intelligenti, non nomi da copertina. Angelozzi ha costruito negli anni una rete impressionante: se c’è un talento in Austria o a Licata, lui lo sa. La sua forza è tutta lì. Non fa clamore, ma porta a casa giocatori che diventano forti e generano plusvalenze".

Il vero salto potrebbe arrivare dalla panchina?

"Assolutamente. Il Cagliari deve costruire una rosa dove anche la panchina diventi un valore. Giocatori pronti a emergere, ma anche ad aumentare il valore della società. Questo sarà il banco di prova per Angelozzi e per tutto il nuovo corso".