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ESCLUSIVA TC - FULVIO COLLOVATI: "Cagliari, è giunta l'ora di crescere! Non conosco motivi divorzio da Nicola, ma con un mister come lui sarebbero bastati tre rinforzi per alzare l'asticella"

ESCLUSIVA TC - FULVIO COLLOVATI: "Cagliari, è giunta l'ora di crescere! Non conosco motivi divorzio da Nicola, ma con un mister come lui sarebbero bastati tre rinforzi per alzare l'asticella"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 12:50Primo piano
di Matteo Bordiga

L’ex difensore della Nazionale azzurra – e Campione del mondo in Spagna nel 1982 sotto la guida di Enzo Bearzot – Fulvio Collovati, intervistato da Tuttocagliari.net, dice la sua sul divorzio tra Davide Nicola e il club rossoblù e, contestualmente, invita la società sarda ad alzare l’asticella in vista del prossimo campionato. “Perché una squadra come il Cagliari non può ritrovarsi perennemente a sgomitare in fondo alla classifica per mantenere il suo posto in serie A”.

Fulvio, la separazione tra il Cagliari e Davide Nicola è stata ufficializzata ieri. Lei come giudica il lavoro svolto dal tecnico piemontese sulla panchina isolana?

“Davide Nicola, questo è poco ma sicuro, è sinonimo di salvezza. Non so perché lui e il Cagliari si siano lasciati. E mi dispiace, perché quando hai in panchina un allenatore come Nicola non devi fare altro che accontentarlo – acquistando quei due-tre giocatori da lui richiesti – e non dico che diventi come l’Atalanta o come il Bologna, ma quantomeno non ti ritrovi puntualmente a soffrire fino all’ultima o alla penultima giornata di campionato.”

Secondo le prime indiscrezioni filtrate nella giornata di ieri Nicola avrebbe per l’appunto chiesto alla società delle precise garanzie tecniche, che non gli sarebbero state fornite.

“Se così fosse io sarei decisamente dalla parte di Nicola. Cagliari è una piazza che rappresenta un’intera regione e, non dimentichiamolo mai, la squadra rossoblù è stata anche Campione d’Italia. Insomma, stiamo parlando di una società con un certo blasone. Ora, per quale motivo piazze come Bologna o Torino – sponda granata – riescono sempre a fare un campionato tranquillo, riuscendo a togliersi anche più di una soddisfazione, e il Cagliari invece deve patire ogni anno le pene dell’inferno per restare in serie A? La società sarda deve investire, acquistando qualche giocatore in grado di cambiare volto alla squadra. Alla fine tu puoi avere tutti gli allenatori che vuoi, ma in ultima istanza sono i giocatori a fare la differenza in positivo o in negativo.”

Per migliorare significativamente la rosa del Cagliari e rendere l’undici isolano più competitivo quale reparto, a suo avviso, va prioritariamente rinforzato in sede di calciomercato? La sensazione è che quest’anno siano emerse evidenti lacune sia in difesa che in attacco che in mezzo al campo.

“Beh, quando ci sono tutte queste lacune il problema non è mai legato a un singolo reparto. Ergo diventa fondamentale rinforzare tanto il pacchetto arretrato quanto quello offensivo, senza dimenticare ovviamente il centrocampo. Il Cagliari per salire di livello dovrebbe prendere un difensore di spessore, un centrocampista e anche una punta. Piccoli quest’anno ha fatto dieci gol senza battere calci di rigore. Faccio presente che alla Juventus Dusan Vlahovic ha segnato complessivamente, tra campionato e coppe, quindici reti, ma battendo diversi rigori. Il centravanti bergamasco va senz’altro riscattato dal Cagliari e, contestualmente, gli va affiancata un’altra punta o un trequartista in grado di metterlo con continuità davanti al portiere avversario.

Insomma, per il Cagliari è giunta l’ora di crescere. La piazza giustamente ambisce a qualcosa di più e di meglio. E la società deve ascoltarla.”