ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE BELLINI: "Ok alla scommessa-Pisacane: un allenatore dovrà pure cominciare da qualche parte per accumulare esperienza! Il Cagliari rinforzi il centrocampo: l'anno scorso ho visto troppi lanci lunghi e poco gioco..."

L’ex centrocampista del Cagliari Giuseppe Bellini, che coniugava dinamismo, forza atletica e senso del gol, ai microfoni di Tuttocagliari.net “benedice” la scelta della società di puntare su Fabio Pisacane come nuovo allenatore. E, contestualmente, suggerisce ai dirigenti rossoblù di “rafforzare innanzitutto il centrocampo”, imprescindibile reparto nevralgico di ogni squadra.

Giuseppe, qual è la sua opinione sulla scommessa-Pisacane? Intuizione brillante o azzardo eccessivo?

“Io penso che se uno non inizia da nessuna parte non potrà mai maturare esperienza. Pisacane viene dall’ottimo lavoro svolto al timone della Primavera, e si è meritato la promozione sulla panchina della prima squadra. Per me si tratta di una scommessa che può funzionare tranquillamente, a patto che a Fabio venga dato del tempo: in questi casi, di solito, quando arrivano le prime sconfitte cominciano a piovere critiche feroci e si parla - molto superficialmente - di esonero e avvicendamento in panchina. Invece Pisacane dovrà avere l’opportunità di fare un buon numero di partite senza essere schiacciato dal peso opprimente della pressione. Non solo per prendere confidenza con la serie A, ma anche per plasmare la squadra affinché giochi come vuole lui.

Insomma, non faremmo del bene al giovane tecnico napoletano se lo mandassimo via alle prime difficoltà. La società dovrà essere ferma nel dimostrargli fiducia e nel sostenerlo anche in seguito a risultati negativi.”

In questi giorni, come in ogni sessione di calciomercato che si rispetti, tanti nomi vengono accostati al Cagliari. Ma a suo giudizio in quali reparti la squadra ha più bisogno di essere rinforzata?

“Non ho dubbi: sicuramente a centrocampo. La mediana è l’anima e il cuore pulsante di ogni squadra di calcio. Il motore di ogni azione d’attacco e lo schermo difensivo quando la palla ce l’hanno gli avversari. Noi, sinceramente, l’anno scorso abbiamo giocato poco palla a terra: ci siamo quasi sempre affidati ai lanci lunghi dalla difesa. Invece uno sport come il calcio, a maggior ragione in questo momento storico, pretende che si provi a giocare e a sviluppare azioni in tutte le situazioni. E il centrocampo è e sarà sempre il fulcro della manovra: chi ha il centrocampo migliore pratica il miglior calcio e, di conseguenza, ottiene i migliori risultati.”