ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE PANCARO: "Il Cagliari deve fare quadrato attorno a Ranieri per uscire da questa situazione. A Salerno impiegati i giocatori più tecnici? Il calcio va in questa direzione: oggi le vittorie te le devi costruire col gioco"

ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE PANCARO: "Il Cagliari deve fare quadrato attorno a Ranieri per uscire da questa situazione. A Salerno impiegati i giocatori più tecnici? Il calcio va in questa direzione: oggi le vittorie te le devi costruire col gioco"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 24 ottobre 2023, 18:19Primo piano
di Matteo Bordiga

Giuseppe “Pippo” Pancaro ha militato tra le fila del Cagliari per ben cinque anni, dal 1992 al 1997. Ha conosciuto stagioni entusiasmanti e altalenanti, trionfali e drammatiche. È passato attraverso una qualificazione in Coppa Uefa, un’incredibile semifinale nella prestigiosa competizione europea, un nono posto al termine di un’annata vissuta sempre col vento in poppa e, infine, una crudele retrocessione maturata nella maniera più dolorosa, in seguito al famigerato spareggio col Piacenza.

Dopo l’avventura in rossoblù ha vestito a lungo, da protagonista, le maglie di Lazio e Milan: per lui l’esperienza in Sardegna è stata un autentico trampolino di lancio verso il calcio dei lustrini e delle paillettes, degli scudetti (due: uno vinto con la Lazio e l’altro col Milan) e delle sfide stellari in Champions League.

Pippo, il Cagliari attuale fa fatica a correggere i propri difetti. Segna poco e subisce tanto, viene sempre rimontato quando va in vantaggio, psicologicamente appare spesso vulnerabile nel corso della partita e, a livello di gioco, non è ancora decollato. A suo parere cosa ha patito maggiormente la squadra sarda nel salto dalla B alla A?

“Posto che dall’esterno è molto difficile dare un giudizio, probabilmente il Cagliari sta accusando oltremisura proprio il salto di categoria. Ma credo che questo sia esattamente il momento di fare quadrato attorno all’allenatore. I rossoblù hanno la fortuna di avere un tecnico d’esperienza, che in passato ha già affrontato e superato situazioni simili: continuare a dare credito e forza a Ranieri è la maniera migliore per uscire da questa situazione. Anche perché mancano ancora tantissime partite alla fine del campionato, e i giochi ovviamente sono più che aperti. Claudio a mio parere ha tutte le competenze e le prerogative, sia tecniche che umane, per traghettare la squadra fuori dal pantano in cui si è cacciata in questo difficile avvio di stagione.”

Il mister romano, nell’ultima gara con la Salernitana, sembra aver inaugurato un’inversione di tendenza. Ha infatti puntato sugli uomini più tecnici e abili con la palla al piede, schierando contemporaneamente Prati in cabina di regia, il talentuoso trequartista Oristanio e – in corso di partita – Viola, impiegato dietro alle punte. La manovra rossoblù ha tratto giovamento da questa scelta, risultando più fluida e meno farraginosa del solito. La strada da percorrere è dunque questa? Squadra a trazione anteriore e con un centrocampo composto (anche) da palleggiatori, oltre che da incontristi?

“Personalmente, per il mio modo di vedere il calcio preferisco senz’altro una squadra composta da giocatori tecnici e di qualità. Anche perché sono convinto che oggigiorno il calcio stia andando proprio in questa direzione: un tempo, soprattutto in Italia, magari era sufficiente difendersi con ordine e attenzione e poi sperare nell’episodio fortunato per sbloccare il match. Oggi invece le vittorie te le devi conquistare attraverso il gioco e le prestazioni. I calciatori tecnici facilitano lo sviluppo della manovra e contribuiscono ad alzare sensibilmente la qualità della fase offensiva. Certo, magari affrontando le big con questo tipo di approccio si rischia di andare un po’ in difficoltà, ma poi quando si giocherà contro le formazioni di pari livello si riuscirà più facilmente a imporre il proprio gioco e, di conseguenza, a essere artefici del proprio destino. Senza essere costretti a sperare nella casualità.

Prendiamo l’esempio dell’Empoli, che ieri a Firenze se l’è andata a giocare a viso aperto e, trovando una grande prestazione, ha portato via con merito i tre punti. I toscani di Andreazzoli non sono i soli a sposare questa filosofia: penso anche al Sassuolo, che recentemente ha battuto Juventus e Inter.”

C’è, tra i giocatori del Cagliari di Ranieri, qualcuno che l’ha particolarmente impressionata in positivo e, al contrario, qualcuno che secondo lei deve ancora trovare la condizione ideale ed esprimere appieno le proprie potenzialità?

“Non parlerei dei singoli. Secondo me il valore aggiunto di una squadra come il Cagliari deve essere il gruppo. E nel compattare il gruppo, nel renderlo sempre più unito e coeso, Ranieri è veramente un maestro. Il Cagliari deve risalire dai bassifondi della classifica giocando da squadra, puntando sul collettivo. E solo come collettivo potrà anche produrre un calcio costruttivo e, come si diceva, propositivo.”