ESCLUSIVA TC – L’ex ds Cannella: “Ci vorrebbe un dirigente di esperienza, un traghettatore. Quello del Cagliari è solo un problema di convinzione. Un consiglio per gennaio? Assestare la difesa con giocatori di categoria”

ESCLUSIVA TC – L’ex ds Cannella: “Ci vorrebbe un dirigente di esperienza, un traghettatore. Quello del Cagliari è solo un problema di convinzione. Un consiglio per gennaio? Assestare la difesa con giocatori di categoria”TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 18 novembre 2022, 18:00Primo piano
di Roberta Lai

Dopo gli scossoni all’interno della società che hanno portato agli addii di Stefano Capozucca e Mario Passetti, il Cagliari va ora alla caccia di un nuovo direttore sportivo. Quale potrebbe essere il profilo ideale per guidare i rossoblù verso il mercato di riparazione? Di quali innesti avrebbe bisogno la squadra di Fabio Liverani? Il parere dell’ex ds rossoblù Giuseppe Cannella (1997/1998) intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net.

Cosa pensa dell’attuale situazione societaria? Chi potrebbe prendere il posto di Stefano Capozucca?

“Partiamo da lontano. Questa stagione è figlia della mancata salvezza dello scorso anno, un’annata particolare un po’ per tutti. Perdere la Serie A in quel modo è stato un trauma, ho ancora davanti agli occhi la delusione e la tristezza del presidente. Penso che sarebbe stato meglio interrompere il rapporto con il buon Capozucca già allora se le cose non andavano bene. Quando si retrocede dalla Serie A ma non cambi la mentalità l’inizio è sempre difficile, così come successe a noi con Ventura nel 1997/1998. È difficile anche per qualsiasi allenatore subentrare e mettere subito a posto gli affari di spogliatoio. A mio parere, in questo momento ci vorrebbe un dirigente di esperienza, un traghettatore, il giusto cuscino tra le ambizioni di una grande piazza come Cagliari e la squadra. Una figura che possa far crescere Muzzi, un dirigente esperto, con carisma ma che ha bisogno di persone che sappiano dare dei consigli giusti al momento giusto. Posso fare un appunto?”

Certo.

“Il Cagliari ha una buona rosa ma, personalmente, sarei ripartito un po’ dalla difesa perché quando nel campionato precedente una squadra prende molti gol e perde tante partite è condizionata in questo senso. Bisogna ricostruire dove là eri latente. Senza offesa per Capradossi e Altare ma un giocatore di categoria e di esperienza avrebbe dato più sicurezza al centrocampo e all’attacco a cui non si può dire nulla. Questo è un consiglio per gennaio”. 

Come vede Maiorino e Carli, i due osservati speciali in questo momento?

“Maiorino è un giovane, ha prospettive e conosce bene il calcio ma ha poca esperienza nel campionato di Serie B. Carli conosce bene l’Empoli dove si ha la cultura di gestire l’immediato, mettendo in mostra i giovani. Nel nostro lavoro bisogna avere una certa personalità non solo nello scegliere i giocatori – dove sono bravi entrambi – però è importante anche la gestione dei momenti, l’esperienza. Motivo per cui ci vuole un traghettatore per assestare in maniera stabile questa società in Serie A, cosa che si deve fare a partire da gennaio altrimenti ci si fa male”.

Con gli accorgimenti di cui ha parlato il Cagliari potrebbe puntare all’immediata risalita?

“Sicuramente. A mio parere e in base alla mia esperienza, quello del Cagliari è più un problema di convinzione. La rosa è bella, corposa, valida. Bisogna cercare di frenare questa emorragia difensiva, assestare la difesa sia a livello di uomini che a livello mentale. Quando hai davanti giocatori del genere, il gol lo trovi”.

È rimasto in contatto con l’ex Presidente Cellino? Cosa pensa delle sue dimissioni da presidente del Brescia?

“Cellino è stato uno dei migliori presidenti che ho avuto nella mia carriera. È una persona che se nutre fiducia nei tuoi confronti, ti dà carta bianca in tutto e a me è successo così. Gli auguro di trovare la sua serenità”.

Le piacerebbe tornare a Cagliari?

“Dove sta l’aereo? Chi non andrebbe e chi non tornerebbe al Cagliari?”

Si ringrazia Giuseppe Cannella per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.