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Esclusiva TC - Lulù Oliveira: "Il Cagliari contro l'Inter non mi è dispiaciuto: vedo in campo uno spirito diverso rispetto a quello delle passate stagioni. Dobbiamo giocare con mentalità offensiva: a Udine si va per vincere"

Esclusiva TC - Lulù Oliveira: "Il Cagliari contro l'Inter non mi è dispiaciuto: vedo in campo uno spirito diverso rispetto a quello delle passate stagioni. Dobbiamo giocare con mentalità offensiva: a Udine si va per vincere"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 16:17Primo piano
di Matteo Bordiga

L’ex attaccante del Cagliari Luis “Lulù” Oliveira, intervistato da Tuttocagliari.net, commenta la sconfitta subita dai sardi sabato scorso contro l’Inter e si proietta alla prossima sfida che attende Yerry Mina e compagni, in programma domenica alle 12,30 in Friuli contro l’Udinese.

Lulù, come analizza Cagliari-Inter di cinque giorni fa?

“Secondo me i rossoblù non hanno giocato male. Sapevamo tutti che andavano ad affrontare una squadra decisamente più forte. Credo che la strada sia quella giusta: da diverso tempo non vedevo il Cagliari scendere in campo con questa grinta e soprattutto con questa voglia di fare risultato e di giocarsi la partita contro qualsiasi avversario. Come avevo detto già in passato, l’atteggiamento è fondamentale: noi non dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla salvezza, altrimenti finiremo per limitarci da soli. E per sperare, come al solito, che le dirette concorrenti perdano punti. Noi dobbiamo giocare allo stesso identico modo sia con le big che contro le parigrado. Faccio i miei complimenti a Pisacane, perché sta facendo un ottimo lavoro e può contare su uno spogliatoio che crede in lui e che lo segue.”

Il prossimo avversario sarà l’Udinese, cliente sempre scorbutico. Anche se i friulani finora in questo avvio di stagione non hanno convinto appieno.

“Mi auguro che il Cagliari possa continuare a giocare come ha fatto fino a questo momento, con la giusta determinazione. Bisogna andare a Udine con l’idea di vincere e di attaccare: Carletto Mazzone ci diceva sempre che dovevamo scendere in campo con l’intenzione di fare gol noi per primi, perché in questo modo avremmo costretto gli avversari a prendere in mano il pallino del gioco e avremmo potuto pungerli in contropiede.

Secondo me il Cagliari attuale può lottare per qualcosa di più di una semplice salvezza. L’unica cosa che mi dispiace davvero è che Andrea Belotti si sia fatto male. Il suo infortunio purtroppo diminuisce del quaranta per cento le potenzialità offensive della squadra. Lui è uno che sa tenere bene la palla e che aiuta il centrocampo a salire a sostegno delle punte. Ora non è auspicabile, per conto mio, tornare sul mercato: la società dovrebbe infatti ingaggiare qualche svincolato che, con ogni probabilità, sarebbe molto indietro di condizione. Bisogna affidarsi agli altri attaccanti a disposizione: ci sono dei giovani dotati di talento e smaniosi di emergere. Se non gli si dà un’opportunità non si potrà mai verificare di che pasta sono fatti. L’abbiamo visto anche con la scelta di Pisacane come allenatore: io stesso, mesi fa, non ero del tutto convinto che potesse essere la strada giusta, e invece il mister sta lavorando molto bene.”